Concerto di beneficenza “Tribute to Evans” questa sera al Teatro Artemisio-Volonté di Velletri per raccogliere fondi a favore di “Save the Children” per l’accoglienza e l’assistenza dei bambini profughi ucraini. L’iniziativa è organizzata da FondArC. L’appuntamento è alle 21.00.
Si stima che in Ucraina in questo momento almeno 400mila bambini abbiano bisogno di assistenza umanitaria. Il concerto di beneficenza “Tribute to Evans” in favor of Ucraine è l’occasione per una raccolta fondi di cui la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, insieme al Comune di Velletri, è promotrice.
Il ricavato del concerto sarà devoluto a Save the Children, l’organizzazione che da oltre cento anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio, e garantire loro un futuro, e che ha allestito spazi sicuri a misura di bambino al confine tra Ucraina e Romania per accogliere ed assistere i profughi più piccoli.
L’iniziativa, organizzata tempestivamente da FondArC per unirsi al coro di milioni di voci che chiedono la fine immediata della guerra, è realizzata grazie alla generosità del trio Caracci – Quirico – Pellegrino, che per primo ha offerto il suo repertorio musicale e la sua disponibilità per una serata di beneficenza.
Presentano Rita Rossi (rappresentante di Save the Children) e Giacomo Zito (attore e regista, nonché direttore artistico FondArC).
“Confidiamo di ricevere da parte di tutti i nostri affezionati spettatori un significativo segnale di solidarietà, – sottolineano gli organizzatori – partecipando alla serata e prenotando i biglietti (prezzo unico 20€) presso: ETES; Drin Service – Genzano di Roma -069364605 – info@drinservice.com; Il Biglietto – Velletri 0696142750”.
TRIBUTE TO EVANS
Dopo circa quarant’anni dalla scomparsa di Bill Evans (1980), il progetto presentato dal “Tribute to Evans”, un trio riunitosi appositamente per l’occasione, conferisce un riconoscimento particolare, denso di ‘sentimenti riconoscenti’, a quello che da più parti viene definito come uno dei maggiori esponenti di musica jazz dopo la Seconda guerra mondiale.
L’ampiezza dell’eredità musicale di Bill Evans risulta ancora fonte di ispirazione per tutti quei pianisti moderni che continuano a scoprire nel suo stile una concezione generale del pianoforte ed in generale interpretativa del jazz, studiata ed ammirata in tutto il mondo. Un “Colosso” a cui il “Tribute to Evans”, ha voluto dedicare gran parte delle energie musicali a disposizione, con uno sguardo a quello che questa meravigliosa musica potrebbe diventare in futuro.
Lo stile introspettivo di Bill Evans si sposa meravigliosamente con le indiscusse doti pianistiche di Giuseppe Caracci che, unite ad uno stile molto personale, richiama al più classico romanticismo, non disgiunto da una profonda predisposizione al dialogo e all’improvvisazione più spinta. Giuseppe Caracci, ormai una rivelazione sulla scena romana e non solo, continua nella sua incessante ricerca di nuove “atmosfere”, proponendo fraseggi ed armonie che obbligano l’ascoltatore a seguire numerose ed inaspettate evoluzioni armoniche. Le interpretazioni di Caracci, sempre dense di poesia e del suo personalissimo stile, nell’attuale progetto ricalcano, quasi magicamente, le “orme” di Bill Evans, quasi a voler continuare un lavoro incompiuto che talvolta sembra quasi protrarre all’Infinito.