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Gestione integrata dei rifiuti: per Stefanelli la proposta di legge regionale va migliorata

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Per la gestione integrata dell’intero ciclo dei rifiuti è necessario confrontarsi, coinvolgere gli enti territoriali ed evitare un ben pagato consiglio direttivo. Lo chiede il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli che sottolinea come nella proposta di legge regionale non sia previsto un ruolo delle province mentre è previsto un corrispettivo di 400mila euro annui per consiglio direttivo, composto comunque da sindaci che percepiscono un compenso. Somme che, secondo Stefanelli, sarebbe più opportuno utilizzare per rafforzare la struttura tecnica e amministrativa dell’Egato, l’Ente governativo dell’ambito territoriale ottimale, senza la quale non sarebbe possibile mettere in campo una funzione di controllo competente ed efficiente.

La nota di Gerardo Stefanelli

Sono felice che dopo ben sedici anni – sottolinea Stefanelli che martedì 3 maggio sarà ascoltato in audizione dalla Commissione regionale Bilancio e patrimonio – la Regione voglia finalmente costituire gli ambiti territoriali ottimali provinciali per la gestione integrata dell’intero ciclo dei rifiuti responsabilizzando i territori e con l’obiettivo di assicurare efficienza e economicità al settore. Saluto quindi con favore tale passaggio ma a nostro avviso il testo della proposta di legge necessita di alcuni correttivi. Il primo riguarda il ruolo delle Province che scompare del tutto in questo documento in contrasto con l’ordine del giorno approvato proprio ieri dal Consiglio regionale su proposta del consigliere Salvatore La Penna che impegna la Regione ad un tavolo di concertazione con gli enti locali per una più efficace ripartizione delle competenze tra Regione, Province e Comuni. Leggendo l’articolato della proposta di legge – continua Stefanelli – emerge che è previsto per il futuro Egato un presidente e un consiglio direttivo ai quali vengono riconosciuto un emolumento che può essere quantificato in circa 400mila euro annui, somma che proviene dalla tariffa che grava sugli utenti: ritengo che sarebbe opportuno utilizzare tali risorse, visto che presidente e consiglio direttivo sono comunque sindaci che percepiscono un compenso, per rafforzare la struttura tecnica e amministrativa dell’Egato, senza la quale non sarebbe possibile mettere in campo una funzione di controllo competente ed efficiente. Il lavoro che ci attende è realizzare un piano di ambito di impiantistica, raccolta e trattamento dei rifiuti per l’intera provincia per il quale sono necessarie le giuste professionalità sia in termini qualitativi che quantitativi. Qualche dubbio c’è anche sui tempi visto che secondo la proposta di legge tutto dovrebbe partire entro gennaio 2025 come previsto nella proposta di legge ma vista la complessità delle procedure tale termine appare irrealistico”.

Stefanelli annuncia la preparazione di alcuni emendamenti al riguardo che porterà all’esame della Commissione regionale nell’audizione di martedì 3 maggio e che chiederà ai consiglieri regionali pontini di sostenere in sede di Consiglio regionale.

Sarà anche necessario – conclude il Presidente della Provincia – definire l’attuazione dei poteri sostitutivi vale a dire indicare chi sarà chiamato ad intervenire nel caso di inazione da parte degli enti locali, con quali poteri e entro quali tempi: si tratta di un passaggio fondamentale per attuare a pieno il sistema dei rifiuti sull’intero territorio provinciale

La posizione di Stefanelli e gli emendamenti da lui illustrati sono stati pienamente condivisi dalla Commissione ambiente che su iniziativa del Presidente Annalisa Muzio è stata aggiornata a martedì prossimo per concludere il confronto e l’esame delle osservazioni proposte dagli altri componenti.

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