Omicidio del giovane pugile apriliano. Atteso l’interrogatorio di convalida davanti al gip i fratelli Adam e Ahmed Ed Drissi, ma già con le loro dichiarazioni si delinea un quadro di cosa possa essere accaduto sabato sera di fronte a La Bodeguita di Anzio. Adam, 21 anni, sostiene di essere stato lui a colpire, ma che il coltello appartenesse a Leonardo.
Il 21enne ha aggiunto anche di essersi solo difeso e che l’epilogo è stata una disgrazia. Ha inoltre completamente scagionato il fratello da ogni coinvolgimento nei fatti.
Ad assistere i due fratelli di origine magrebina, ma nati in Italia, gli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi. Quanto alla fuga, pare che, nonostante avessero fatto perdere le loro tracce, qualcuno fosse riuscito a fargli arrivare un messaggio di minaccia. E questo spiega la scelta di costituirsi a Roma, al di fuori di ogni possibilità di vendetta immediata.
I due fratelli ora sono in carcere a Velletri, lo stesso dov’è rinchiuso il padre della vittima, il 25enne di Aprilia Leonardo Muratovic, arrestato per aver accoltellato i due buttafuori della Bodeguita.