Sono molte le persone che si stanno interrogando su quale attività aprire. Insomma, questi sanno che vogliono avviare una loro attività imprenditoriale, ma non hanno ancora deciso esattamente cosa fare.
Devi sapere che tra le attività più entusiasmanti, ma anche più redditizie (se gestite bene, ovviamente) abbiamo l’apertura di stabilimenti balneari.
Sicuramente si tratta di un’attività affascinante, perché avrai la possibilità di lavorare guardando il mare, ma sarà anche molto impegnativo, dato che gestire una spiaggia non è certo cosa semplice.
Inoltre, nel nostro Paese possiamo godere di alcune spiagge davvero mozzafiato.
Sapevi che esiste un iter preciso da seguire per poter aprire uno stabilimento balneare? Infatti, nulla è affidato al caso e, quindi, dovrai rispettare le regole per poter avviare questo tipo di attività.
Qual è l’iter per poter aprire uno stabilimento balneare?
Come abbiamo sottolineato, esiste un percorso composto da leggi e procedure burocratiche ben definite per poter aprire uno stabilimento balneare.
Quali sono gli elementi principali da dover definire?
- Concessione della spiaggia
- Autorizzazione unica ambientale
- Iscrizione alla Camera di Commercio
- Frequenza di un corso di formazione
- Autorizzazioni per i servizi che si intendono svolgere
- Trovare un commercialista o un servizio di consulenza fiscale che ti assista per qualsiasi dubbio o necessità
Cosa devo fare per aprire uno stabilimento balneare?
Ora che abbiamo capito approssimativamente quali sono i requisiti necessari per poter aprire uno stabilimento balneare, andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa si tratta.
Concessione per la spiaggia: si tratta di un permesso che devi avere per poter aprire uno stabilimento balneare. Infatti, le spiagge rappresentano un territorio demaniale, quindi un territorio di proprietà dello Stato.
Tali territori non possono essere acquistati, ma è necessaria una licenza per poterli “affittare” per un determinato arco temporale.
Autorizzazione ambientale ed iscrizione alla Camera di Commercio: dopo aver ottenuto la concessione per la spiaggia, dovrai preoccuparti di richiedere l’autorizzazione unica ambientale. Si tratta di un nullaosta che verrà fornito direttamente dallo Sportello Unico delle Attività Produttive dal tuo Comune.
E poi cosa bisogna fare? Sicuramente dovrai denunciare la creazione di una nuova impresa aprendo la Partita IVA e contattando l’Agenzia delle Entrate. Dovrai anche accedere al registro della Camera di Commercio.
In questa sede dovrai verificare al meglio l’attività che svolgi, che sarà identificata dal tuo codice ATECO, che determinerà i tuoi guadagni in regime forfettario in base al coefficiente di redditività. Pertanto, ti consigliamo di affidarti ad un consulente fiscale esperto.
Frequentare un corso di formazione e avere le autorizzazioni per i servizi: puoi essere portato per la gestione di uno stabilimento balneare, ma sicuramente il fatto di aver frequentato un corso di formazione specifico ti darà un plus rispetto ai competitor.
Allo stesso modo, per qualsiasi servizio tu voglia svolgere all’interno del tuo stabilimento, dovrai ottenere l’autorizzazione necessaria, al fine di non incorrere in problematiche legali.
Trova il giusto commercialista o consulente fiscale: si tratta dello step forse più importante di tutto l’iter di creazione di uno stabilimento balneare.
Infatti, il tuo consulente fiscale sarà quella persona alla quale potrai rivolgerti per ogni eventuale dubbio in materia di fisco e burocrazia.
Insomma, lui si occuperà di gestire la tua fiscalità e tu potrai dedicarti interamente alla tua attività. Se vuoi, puoi parlare con un consulente fiscale di Fiscozen, che ti permetterà di ricevere una consulenza gratuita e senza impegno per capire come muoverti per avviare la tua attività.