E’ accusato di avere appiccato per ben due volte, la scorsa estate, un incendio nell’area verde adiacente al parcheggio dell’Outlet di Castel Romano. Scatta una misura cautelare a carico di un uomo di 61 anni. A notificarla, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor de Cenci, coordinati dalla Procura di Roma. All’uomo è stato imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, da eseguirsi tutti i giorni presso la caserma di Pomezia. All’identificazione del 61enne si è arrivati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona; nella sua abitazione sono stati sequestrati gli indumenti indossati i giorni dell’incendio ed anche della diavolina.
“Il primo incendio – spiegano nella nota i Carabinieri – è stato commesso il 25 luglio 2022 nell’area verde adiacente il parcheggio dell’Outlet in via Ponte Piscina Cupa, contenuto solo grazie all’intervento del personale della vigilanza e dipendenti del centro commerciale che utilizzavano idranti ed estintori a loro disposizione.
Il secondo, il successivo 2 agosto, nella stessa area verde, anche questa volta contenuto solo grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco.
I Carabinieri sono riusciti ad individuare il sospettato, attraverso ad un’attenta visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Nello specifico, si vedeva l’uomo avvicinarsi all’area verde, limitrofa ai parcheggi – poi interessata dall’incendio – per entrarvi, quindi tornare indietro verso il proprio veicolo che aveva parcheggiato; dopo circa un minuto si vedeva il fumo fuoriuscire dalla medesima area verde e l’uomo entrare a passo spedito nel centro commerciale per poi riprendere l’auto e allontanarsi.
Grazie, poi, ad alcuni riscontri testimoniali raccolti dai Carabinieri, è stata possibile la compiuta identificazione che ha portato all’odierna ordinanza che dispone la misura cautelare a carico dell’indiziato.
Nel corso delle attività di questa mattina per la notifica della misura cautelare, i Carabinieri hanno anche svolto una perquisizione domiciliare a carico dell’indagato, sequestrando gli indumenti indossati i giorni dell’incendio e della diavolina.
L’indagine, cosi come le altre di recente concluse per il reato in questione è frutto della elevatissima attenzione sul tema degli incendi da parte della Procura della Repubblica di Roma presso la quale opera pool di magistrati e investigatori specializzati, a cui l’Arma partecipa con la componente territoriale e con il comparto di specialità dei carabinieri per la tutela forestale, mettendo in campo tutte le professionalità disponibili per individuare gli autori di un così grave delitto. Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva”.