Sempre in giro con il furgone bianco carico di ragazzi, arbitrava le partite di calcio, era amorevole e carismatico, ma se ce n’era bisogno dava qualche scappellotto. La città di Aprilia oggi ha conferito la cittadinanza onoraria a Don Antonio Muraro parroco della chiesa di San Michele per oltre 40 anni. Un grande punto di riferimento per tutti i ragazzi degli anni settanta e ottanta, un educatore, ma anche un valido conforto. La cerimonia si è svolta in aula consiliare alla presenza del sindaco Antonio Terra e del Vescovo della Diocesi di Albano, Monsignor Vincenzo Viva. “Si diventa cittadini per nascita – ha detto il sindaco – ma anche per il legame che si crea con il luogo in cui si vive. Così è avvenuto con Don Antonio che ha saputo creare un legame viscerale e amorevole con Aprilia. Siamo orgogliosi di conferire al nostro parroco, al parroco di tutti, la cittadinanza”. La proposta della cittadinanza onoraria è stata avanzata dalla lista Forum per Aprilia, tramite il consigliere Vittorio Marchitti: “Ricordiamo tutti il bene fatto ai ragazzi dell’epoca da Don Antonio, gliene siamo grati, lo saremo per sempre.” A chiusura della cerimonia è intervenuto anche Don Antonio: “Quanto state facendo è tanto per me, io ho tutti nel cuore. Conoscevo tutti, chiamavo i ragazzi per nome. È stato un periodo di grande lavoro e di grande fede. Io ero il maggiore di 12 fratelli, mia madre mi disse, quando annunciai di voler diventare prete, vai la provvidenza non ci mancherà. Il primo giorno che sono venuto ad Aprilia, era il 21 agosto del 64, – ha detto don Antonio ridendo – arrivai con il treno, non era asfaltato nulla, c’era un caldo forte, dissi ma dove mi trovo in Africa? Andai in chiesa in piazza Roma e affrontai 8 ore di confessione. Uscii ed ero morto, poi il giorno dopo venne in città il Papa. Comunque se non avessi fatto il parroco avrei fatto il calciatore, ho sempre utilizzato lo sport per stare con i ragazzi e chiedo sempre quale squadra si tifa. È una mia passione. Ad ogni modo Aprilia ce l’ho nel cuore, grazie per l’aiuto che mi avete dato e per aver ceduto nel mio lavoro”. L’assise ha approvato all’unanimità la proposta di cittadinanza onoraria.
DOMANI SERA alle 18 presso San Michele CI SARÀ SANTA MESSA CELEBRATA DA DON ANTONIO. Chi vorrà potrà salutare il religioso.