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“Anche i pendolari della Roma-Nettuno insorgono. Una follia i rifiuti di Roma sulle linee regionali”

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La nota del Comitato pendolari 8Carrozza di Aprilia: “Il sindaco Gualtieri, come i predecessori incapace di risolve re la gestione dei rifiuti romani, ha pensato bene di ricorrere alla soluzione geniale, più impattante, anacronistica e obsoleta possibile, di bruciare tutto… ma più lontano possibile dal Raccordo e dal SUO giardino: a Santa Palomba, nell’estremo lembo del comune di Roma.

Al di là del fatto che, con la storia del commissariament o e superpoteri, ci rifilerebbero un impianto ASSOLUTAMENTE NON CONTEMPLATO NEL PIANO REGIONALE D

EI RIFIUTI (quindi tutto in deroga, tutto in contrasto con gli Obiettivi 2030, con

il PNRR, con il Green Deal), rimane un problema, che nessuno sembra aver voluto affrontare: come far arriva re 600.000 tonnellate l’anno di indifferenziato maleodorante in una zona ove la viabili tà è problematica già adesso? Teniamo

presente che il terreno su cui vorrebbero costruire il maxi-inceneritore si trova su Via Ardeatina, una strada talmente stretta che in alcuni tratti (Falcognana-Divino Amore) è addirittura vietato il transito dei TIR!

Secondo indiscrezioni di stampa, la soluzione sarebbero i binari. Quelli dei nostri treni.

Da 12 anni, Trenitalia ed RFI ripetono a noi pendolari della FL8, come un mantra, che sulla nostra linea non entra più nemmeno uno spillo, che ci dobbiamo tenere il cadenzamento orario, tant’è che gli ultimi treni (e nemmeno quelli per Nettuno, ben

sì quelli per Formia, ai quali ci dobbiamo attaccare) partono da Termini alle 23:00. La situazione di giorno, poi, sarebbe talmente congestionata, che Quasi tutti i nostri treni non effettuano più la fermata di Santa Palomba, per “risparmiare un paio di minuti”, dicono…Noi invece pensiamo che lo facciano per “decongestionare dal sovraffollamento” i nostri insufficienti treni.

Quindi, ci chiediamo se, ad oggi, il problema di inserire una decina di treni giornalieri potrebbe essere superato solo per il commissario dei rifiuti romani o, e ventualmente, anche per i pendolari di APRILIA-NETTUNO. Ci manca solo che addirittura i treni carichi di rifiuti abbiano la precedenza rispetto ai treni FL8 carichi di noi pendolari!

Per la nostra diretta esperienza di 6 km di binario programmati e mai realizzati, ad essere pratici, passerà almeno un decennio prima che eventuali adeguamenti siano approntati. Nel frattempo, l’inceneritore di Santa Palomba potrebbe rendere il traffico di questo quadrante ancora più drammatico, a ricasco della popolazione già duramente penalizzata”.

Al di là delle mistificazioni strumentali di Gualtieri sulla efficienza, efficacia, sostenibilità ecologica del suo “risolutivo” inceneritore, la proposta di mettere i rifiuti sulle linee pendolari per fare 20 km è surreale. Proprio sulla nostra linea, poi, che è problematica già di suo! Non solo per le persone, ma anche per la gestione dei rifiuti. Un conto è uno sposta mento di mille km, per cui sicuramente meglio il treno, che arriva quando arriva. Ma per soli 20 km la questione è diversa. Ci vogliono far credere

che i compattatori arrivino incolonnati a Termini, dove qualcuno carica i container sui carri merci? O hanno forse pensato di farli partire da Tiburtina? O meglio, di realizzare una nuova stazione presso la sede di AMA, grande abbastanza da poter ospitare una fila di compattatori in attesa, quindi realizzare un raccordo ferroviario fino a Casilina, far percorre 20 km al treno e poi effettuare un secondo trasbordo a Santa Palomba?

Per ciascun trasferimento di rifiuti ci sono norme ambientali da rispettare. Due trasferimenti per percorrere 20 km aprono una serie di questioni che non ci sembra qualcuno abbia minimamente affrontato.

Infine, lo scalo merci di Santa Palomba è sul lato opposto rispetto alla strada Ardeatina: i rifiuti dovrebbero quindi attraversare la ferrovia e l’Ardeatina.

In questo clima, nel quale la triste realtà supera la più sfrenata fantasia… non ci stupirebbe se il sindaco proponesse di farli arrivare all’inceneritore in funivia.

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