E’ da ricondurre alla gelosia il movente dell’omicidio e tentato omicidio avvenuto a Suio Terme, a Castelforte, per mano di un carabiniere, Giuseppe Molinaro, che ucciso con 4 colpi di pistola Giovanni Fidaleo, direttore dell’albergo Nuova Suio e ferito con altri due colpi la compagna di quest’ultimo, Miriam Mignano, 31 anni, guardia giurata ora ricoverata al Gemelli di Roma. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del comando provinciale di Latina e dai colleghi di Castelforte, l’uomo si stava separando dalla moglie, aveva avuto una relazione con Miriam Mignano e non accettava che lei si fosse legata ad un altro uomo nel frattempo. Il Ris di Roma eseguirà un nuovo sopralluogo presso l’albergo di Suio Terme. Sotto sequestro anche la pistola d’ordinanza e l’auto, una Ford Focus, tre telefonini, ma anche munizioni e una spranga di alluminio detenuti legalmente dal carabiniere ora richiuso in carcere.
I dettagli delle indagini
Nella serata di ieri 7 marzo 2023, i carabinieri dei Comandi Provinciale di Latina e Caserta, hanno sottoposto a fermo di p.g. per omicidio e tentato omicidio un militare dell’Arma in servizio presso la Stazione CC di Carinola (CE) dal mese di agosto 2022, in licenza straordinaria per gravi motivi di salute dal 22.02.2023. Immediati accertamenti hanno permesso di riscontrare che il fermato, poco prima, si era recato a bordo della propria autovettura presso l’Hotel Nuova Suio, sito a Castelforte (LT) località Suio, ove aveva mortalmente attinto con nr. 4 colpi d’arma da fuoco (di cui nr. 3 tra addome e torace e nr. 1 sulla mascella destra), F. G. gestore della citata struttura alberghiera, nonché gravemente ferito con nr. 2 colpi d’arma da fuoco (di cui nr. 1 all’addome e nr. 1 altezza seno sx) M.M. dipendente di un’azienda privata. Da una preliminare ricostruzione, il movente del gesto è da ricondurre alla gelosia nutrita dal militare nei confronti della donna, con la quale ha avuto una relazione sentimentale recentemente terminata.
All’esito degli accertamenti tecnici effettuati sul posto, sono stati sottoposti a sequestro i locali del citato albergo per i successivi rilievi specialistici da parte del RIS di Roma (balistica), la pistola d’ordinanza e l’autovettura (Ford Focus) del militare, nr. 7 bossoli esplosi cal. 9 PB, nr. 3 frammenti di ogive, nr. 1 spranga di alluminio, varie tracce di natura ematica, nr. 1 dvr del sistema di video sorveglianza della struttura ricettiva verosimilmente non funzionante, nr. 3 telefoni cellulari (di cui 1 appartenente a persona informata sui fatti).
Al militare sono state ritirate cautelativamente in via amministrativa ulteriori armi legalmente detenute presso la sua abitazione. La salma è stata trasportata presso l’ospedale di Cassino per il successivo esame autoptico.
La donna è stata sottoposta ad intervento chirurgico (per scoppio dell’intestino tenue e dell’intestino crasso e lesioni dell’ala iliaca destra) ed è attualmente ricoverata in terapia
intensiva con prognosi riservata presso l’ospedale Gemelli di Roma ove era stata trasportata a mezzo elisoccorso poco dopo la sparatoria. Il militare, che ha ammesso le proprie responsabilità in sede di interrogatorio, è stato associato presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (CE).