Dal candidato sindaco del centrodestra, Lanfranco Principi, il proposito di istituire anche ad Aprilia una consulta dello sport, per favorire la partecipazione di associazioni e società sportive alle attività del Comune. Questo uno dei punti cardine del suo programma elettorale. “Mai più realtà di serie A e di serie B – ha commentato Principi – occorre promuove il dialogo con le associazioni sportive del territorio”.
“Ben vengano i tagli del nastro e l’annuncio di progetti anche se lontani dal concretizzarsi, soprattutto in una città come Aprilia che ha fame di spazi da destinare alle attività delle associazioni sportive. – si legge nella nota – Ben venga l’attivismo di chi amministra quando si tratta di partecipare ad eventi inaugurali, ma se non vogliamo che gli annunci si traducano in mera propaganda, è necessario lavorare affinché le associazioni sportive siano l’anima pulsante delle scelte amministrative”.
Lo scopo è quello di valorizzare l’impegno sportivo, educativo, sociale e l’esperienza delle associazioni, che potranno avere uno spazio per il confronto e teso a evitare che le loro idee non vengano tenute nella dovuta considerazione.
“Da diversi anni le associazioni sportive chiedono a gran voce la costituzione di questo organismo, ma le loro richieste sistematicamente sono rimaste tali. L’ascolto delle istanze di chi opera sul territorio per promuovere lo sport e i valori dei quali si fa portatore, deve passare attraverso politiche mirate a favorire la promozione dell’operato di associazioni che svolgono a livello sociale una funzione fondamentale, in particolare per i ragazzi e per i giovani”.
“I rappresentanti delle associazioni e delle società sportive riuniti nella consulta – conclude Lanfranco Principi – saranno i protagonisti delle scelte amministrative. Questo è punto fondamentale del nostro programma, che mi impegno a realizzare sin dal 16 maggio. Ciò garantirà all’intera categoria di non dover fare i conti con scelte miopi e calate dall’alto, permetterà a chi amministra di dare vita ad un modello partecipativo capace di accogliere le esigenze reali di operatori e cittadini, mantenendo al centro il punto di vista degli operatori del settore. Soprattutto questo permetterà ad ogni realtà di avere il giusto ascolto ed uguale spazio di confronto. Nessuno dovrà più avere l’impressione che l’amministrazione possa operare nell’interesse esclusivo di qualcuno”.