di Vittorio Buongiorno
Dopo l’arresto del gip del tribunale di Latina, Giorgia Castriota, il procuratore capo di Latina Giuseppe De Falco rompe il silenzio e annuncia “di aver disposto dei controlli in merito a quanto emerso dalle intercettazioni contenute nell’ordinanza”, ordinanza che ha portato all’arresto del giudice di Latina. In particolare si vuole fare luce sui contatti tra la Castriota e alcuni magistrati in forza alla procura pontina. Toccherà al procuratore generale di Roma valutare la vicenda in ogni suo aspetto.
La nota di oggi del procuratore capo Giuseppe De Falco: “Rilevato che la gravità della vicenda giudiziaria relativa all’arresto di un magistrato del Tribunale di Latina e, in particolare, il contenuto delle intercettazioni di cui si dà atto nell’ordinanza cautelare del GIP di Perugia e che sono state riportate dai media ingenerano, oltre ad un generale comprensibile sconcerto, anche un rischio di pregiudizio all’immagine dell’ufficio della Procura di Latina nel suo complesso; Ritiene di dover sottolineare, a tutela dell’immagine e della funzione dell’ufficio, l’esigenza di operare un vaglio accorto e specifico di quanto emerge, dall’ordinanza, a proposito delle diverse condotte poste in essere nell’ambito della Procura; Assicura, per altro verso, pur nella doverosa riservatezza del tema, di avere tempestivamente posto in essere quanto compete al capo dell’ufficio, anche al fine di consentire agli organi competenti la pertinente valutazione in ordine alle responsabilità da accertare a vario titolo”.