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L’otorino Antonio D’Andrea va in pensione, lascia la Asl di Aprilia

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Il dottor D’Andrea va in pensione, il Tribunale per i Diritti del Malato gli rivolge un saluto e un ringraziamento speciale.

“Un saluto speciale al nostro Otorino Dott. Antonio D’Andrea Specialista in Otorinolaringoiatria  che, come il Direttore Dott. Rossi, dal 1 maggio è andato in pensione, dopo aver trascorso l’intera carriera nella Sanità pubblica del nostro territorio. Chi non è passato nel suo ambulatorio per una visita? Quasi tutti, grandi e piccoli del Distretto e nel nostro ufficio del Tribunale peri Diritti del Malato presente presso la Casa della Salute non è mai pervenuta alcuna segnalazione di lamentela da parte di nessun cittadino circa l’operato del Dott. D’Andrea.

Essendo uno dei pochi Dirigenti Medico presente presso la ASL, esercitava la sua professione con un congruo numero di ore: tutte le mattine ad Aprilia e due pomeriggi a Cisterna

Persona competente, professionale e sempre disponibile, non ha mai lesinato consigli e raccomandazioni, anche sullo stile di vita da seguire per prevenire patologie a carico di orecchio, naso e gola.

Molte persone ci hanno contattato per sollecitarci a scrivere parole di ringraziamento pubblico e di grande stima per il Dott. D’Andrea, e noi accogliamo molto volentieri e con entusiasmo questo appello, proprio perché sentito dai cittadini per i quali ci vantiamo di essere portavoce.

Ci auguriamo che lo Specialista che sostituirà il pensionamento sia una persona disponibile e attenta ai bisogni dei cittadini, che in molti casi sono anziani, e che la Direzione della ASL di Latina gli conceda lo stesso numero di ore, cioè 112 ore mensili ad Aprilia e 36 al poliambulatorio di Cisterna e non, come è stato ventilato, 8 ore settimanali, sempre che lo Specialista designato accetti l’incarico. Ricordiamo che sarebbe fortemente penalizzante per gli oltre 74.000 cittadini apriliani, che sarebbero costretti a rivolgersi al privato.

Un sincero augurio di “Buona Vita” Dott. D’Andrea, dal TDM e dai cittadini che hanno ricevuto le sue cure e le sue attenzioni”.

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