Piazzamenti diversi, strategie differenti. Biancocelesti in Champions, giallorossi in UEFA Europa League: la stagione appena conclusa condizionerà sicuramente le mosse di calciomercato da Trigoria e Formello, già in fermento per la pianificazione estiva. Entrambe proveranno a limare il distacco con chi le precede, in particolar modo Napoli, ma anche Inter e Milan (fronte Roma). La sessione, quindi, stabilirà chi saranno le reali favorite per lo scudetto e la corsa Champions e se le quote che saranno elaborate dai migliori siti di scommesse sulla Serie A potranno essere confermate o dovranno essere cambiate radicalmente tra qualche settimana. Al momento Roma e Lazio vengono date praticamente a pari quotazione (15), dietro Napoli, Juventus, Inter e Milan.
Sul versante Roma è cominciata di fatto la pianificazione del mercato giallorosso dopo l’ufficialità di Mourinho, che per il terzo e ultimo anno sarà sulla panchina del club. Nemmeno un giorno di riposo per Tiago Pinto che a Trigoria ha iniziato il valzer di incontri con agenti, procuratori e intermediari. Oltre al Financial Fair Play, la priorità dei Friedkin è quella relativa al reparto offensivo. Dopo il gravissimo infortunio al crociato di Abraham, che lo ha estromesso dal ruolo di uomo mercato in uscita, si pensa ad un attaccante che possa garantire almeno 20 gol nella prossima stagione. Segnare tanto è l’obiettivo della nuova Roma targata Mourinho, considerando che rispetto al campionato precedente sono mancati proprio 20 gol, un montante che avrebbe sicuramente cambiato le sorti della finale UEFA e del piazzamento in Serie A. Confermato Belotti, che di reti ne ha segnate zero in campionato, ma resta in giallorosso per via delle clausole contrattuali della vecchia stagione, riferite al numero di presenze e ai minuti giocati piuttosto che al rendimento. Decine i nomi sul tavolo del DS della Roma per l’attacco ma ancora nessuna certezza. Spunta il nome Icardi, rumors per Nzola, trattativa avviata per Berardi. Ibanez è pronto a partire per la questione Financial Fair Play: sono 30 i milioni che il club dovrà infatti rastrellare per ottemperare alle regole finanziarie dell’UEFA. Al suo posto potrebbe arrivare N’Dicka, in scadenza con l’Eintracht. Wijnaldum, intanto, saluta e torna al PSG: troppi i 9 milioni di riscatto e i 7 netti di ingaggio. Al suo posto arriva Aouar, 25enne centrocampista algerino in scadenza con il Lione: per lui accordo quinquennale e primo vero acquisto per Mourinho.
A Formello tiene banco il caso Luis Alberto, che potrebbe diventare il punto di riferimento per la Lazio del futuro. Pedina imprescindibile dello scacchiere di Sarri, ha concluso l’ultimo campionato con uno score di 6 gol e 7 assist, per un totale di 47 reti e 68 passaggi vincenti nella sua esperienza totale in biancoceleste. Lotito sembra intenzionato a rifiutare l’offerta del Marsiglia e optare per il rinnovo dello spagnolo. Intanto, dopo l’addio di Tare, 18 anni nell’entourage biancoceleste, la Lazio si affida momentaneamente al binomio Lotito-Fabiani in attesa del prossimo DS. Del resto, proprio l’aumento di peso e responsabilità conferite a Sarri per il calciomercato, ha portato al divorzio con l’albanese. Rumors in entrata e uscita: Milinkovic verso l’addio, Immobile verso la “rottamazione”: urge un sostituto. Rebus anche per Marusic e Pedro. Intanto la Lazio torna in pista per Loftus-Cheek, forte del rapporto personale di Sarri con il centrocampista del Chelsea. Sulle sue tracce, e da tempo, il Milan del dimissionario Maldini. In uscita Maximiano, Basic e Marcos Antonio. In attacco va trovata una sistemazione per Cancellieri. Soldi sicuri dovrebbero arrivare dai prestiti di Acerbi e Escalante. E a proposito di soldi, sono tanti quelli per il piazzamento Champions che il nuovo DS dovrà gestire in maniera intelligente. Raul Moro potrebbe restare all’Oviedo, Kamenovic a Praga, Akpa-Akpro in prestito all’Empoli). Anderson da piazzare così come Jony (sotto contratto fino a giugno 2024). Tutto il tesoretto che la Lazio riuscirà a ottenere attraverso gli esuberi sarà fondamentale per costruire una squadra all’altezza della massima competizione europea in cui sarà impegnata la squadra di Lotito nella prossima stagione.
Stagione che, tra l’altro, si appresta al rinnovo del naming. La Serie A cambia nome: l’annuncio di De Siervo, AD della Lega, svela gli imminenti cambiamenti nel calcio italiano. Si punta a valorizzare l’appeal del campionato che nel 2022-23 è già migliorato come attrattività e qualità complessiva.