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Non partono i lavori al Bruschini, per l’Anzio probabile campionato a porte chiuse

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Non partono i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del campo di calcio “Massimo Bruschini” e per l’Anzio si prospetta un nuovo campionato giocato a porte chiuse. La squadra del litorale ha da poco festeggiato il ritorno in serie D. Ma la speranza di giocare davanti ai propri tifosi si riduce. Il Comune ha informato la società ci sono difficoltà nell’elaborare il progetto di ristrutturazione, in particolare per la nuova copertura dato che quella attuale è pericolante.

L’INTOPPO

La stessa Commissione ha quindi invitato la società a trovare uno stadio alternativo dove giocare le partite casalinghe. Insomma, a settembre, la squadra giocherà al “Massimo Bruschini” ma a porte chiuse, senza tifosi. Quei tifosi ai quali già nella passata stagione, dal mese di ottobre, era stata negata la possibilità di assistere alle partite della propria squadra lanciata verso la promozione in seguito alla decisione della Questura di Roma di chiudere tutti gli impianti della provincia che non fossero a norma. Tra questi, anche il campo di Anzio. «Potevamo capire un ritardo sull’inizio dei lavori – spiegano dalla segreteria dell’Anzio calcio -, ma apprendere che non si è in grado nemmeno di lavorare al nuovo progetto è sorprendente. Da quello che abbiamo capito, negli archivi del Comune non si trova l’ultimo progetto di messa in sicurezza dal quale ripartire, che risale al 2007, quando furono ampliate le tribune. Tanto è vero che gli uffici comunali stanno cercando di recuperare la documentazione presso il Genio civile e i Vigili del fuoco di Roma. Abbiamo quindi chiesto al Comune di procedere con un nuovo progetto, senza tener conto di quello del 2007, ma sembra che questa strada non sia percorribile. Per questo motivo precisano dalla segreteria dell’Anzio – i tempi per poter riavere un impianto funzionale e aperto ai tifosi in questo momento non possono essere indicati. Ed è certo che a settembre o giocheremo a porte chiuse, oppure con il pubblico, ma in un altro impianto».

La stagione agonistica è ormai alle porte e il problema va affrontato e risolto rapidamente. «Intanto spiega il presidente della società Franco Rizzaro – abbiamo chiesto alla Lega di giocare la prima partita di Coppa Italia e la prima giornata di campionato in trasferta. Si tratta di un escamotage per prendere tempo perché stiamo cercando di trovare una soluzione alternativa. Nella nostra zona non ci sono altri campi omologati per ospitare partite di serie D, mentre potremmo andare a Latina, ma a un costo esorbitante. A questo punto, se la situazione non cambierà, e temiamo che non cambi, saremo costretti a giocare ancora una volta a porte chiuse. Ci dispiace anche per le tifoserie ospiti che non potranno seguire la loro squadra nella trasferta ad Anzio. È un danno per tutto il movimento». Non bastasse il problema delle tribune del campo di calcio, segna il passo anche l’intervento di rifacimento della pista di atletica dello stadio abbandonata da alcuni anni. In questo caso l’appalto è stato aggiudicato nel maggio scorso da Città metropolitana, ma i lavori ancora non iniziano.

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