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“Il biglietto non è valido”, la capotreno fa scendere una minorenne di Aprilia a Villa Claudia, una delle stazioni più deserte della Roma-Nettuno.

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“Il biglietto non è valido”, la capotreno fa scendere una ragazza minorenne alla fermata di Villa Claudia, ad Anzio, una delle stazioni della linea Roma-Nettuno più deserte, ancora di più in questo periodo estivo e dove non sempre si fanno incontri raccomandabili. La vicenda è stata raccontata sui social dall’ex consigliera comunale di Aprilia Alessandra Lombardi ed è capitata nella giornata di ieri, attorno a mezzogiorno,  alla figlia 16enne “alle sue prime esperienze di trasferte in treno” racconta.

Accade che una ragazzina acquisti un biglietto ieri per usarlo oggi, – scrive Alessandra Lombardi – accade che esso venga regolarmente obliterato al momento del viaggio;  accade che passi una solerte capotreno che le dica che il titolo di viaggio con questa discrepanza di date non è valido, accade che la ragazzina proponga di acquistare un nuovo biglietto sul treno, accade che la solerte capotreno le dica che il biglietto varrebbe per il viaggio successivo e le intimi di pagare la multa o di scendere e attendere il treno che passerà un’ora più tardi.

Accade che la 16enne – prosegue nel racconto – resti sola in una delle stazioni più deserte della linea Roma-Nettuno, in un posto sconosciuto e frequentato in estate da pochi avventori dalle imprevedibili intenzioni.

Per fortuna non accade altro, perchè accade che la mamma della sedicenne si metta in macchina e la vada a recuperare.

Ma perché – si domanda Alessandra Lombardi –  ho la certezza che se invece di una sedicenne a modo, la capotreno (una giovane donna) avesse avuto di fronte un energumeno con la voce grossa non sarebbe stata altrettanto solerte? Perchè sono certa che non lo avrebbe fatto scendere dal treno?

Capisco che molti fanno i furbetti ed il compito del personale viaggiante è combattere gli evasori, ma il biglietto c’era ed era stato obliterato alla partenza del treno in questione. Ma davvero stiamo messi così? Poi piangiamo quando accadono episodi irrimediabili!

L’episodio narrato da Alessandra Lombardi, e capitato ieri alla figlia, potrebbe ripetersi chissà quante altre volte e capitare ad ognuno di noi. Allora, giustamente, conclude:

“Essere ligi al dovere è una cosa, ma essere irragionevoli è tutta un’altra cosa!”.

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