La polizia di Anzio e Nettuno ad organico ridotto, la questione finisce in un’interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro dell’Interno presentata dal deputato Federico Cafiero de Raho, ex magistrato e politico italiano dei 5 Stelle. Secondo alcune fonti, sarebbe stato il Ministero dell’Interno a decidere di dirottare il personale di polizia ad altre funzioni, lasciando sguarnito il litorale romano. “Vorremmo conoscere – spiega Cafiero de Raho – quale sia la strategia dato che i Comuni di Anzio e Nettuno sono stati recentemente sciolti per mafia”.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01383 CAMERA
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TESTO ATTO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-01383
presentato da
CAFIERO DE RAHO Federico
testo presentato
Venerdì 21 luglio 2023
modificato
Giovedì 27 luglio 2023, seduta n. 148
CAFIERO DE RAHO e MORFINO. – Al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che:
si apprende da recenti fonti di stampa online e sindacali delle annose criticità legate alla
carenza del personale di polizia presso i commissariati di Anzio, Ostia e Civitavecchia;
si è appreso inoltre che, da ultimo, il personale di polizia in regime di aggregazione
precedentemente destinato ai necessari rinforzi di detti commissariati delle principali mete turistiche
del litorale romano, per affrontare le problematiche di sicurezza derivanti dal tradizionale incremento
della popolazione durante l’estate, sarebbe stato improvvisamente dirottato ad altre funzioni verso
altre sedi di servizio;
tale variazione che, secondo le fonti, sarebbe stata disposta direttamente dal Ministero
dell’interno, è ritenuta incomprensibile per la sua repentinità, mettendo anche in gravissima difficoltà
le unità già precedentemente dirette alle destinazioni di Anzio, Ostia e Civitavecchia, territori, questi,
che restano così indeboliti nelle esigenze di protezione, sicurezza e controllo;
per questa successione di disposizioni l’indebolimento della presenza della Polizia di Stato nel
litorale laziale determinerebbe la riduzione dei controlli della cosiddetta malamovida, in particolare
ad Anzio e Nettuno, dove recentemente si sono svolte operazioni ad alto impatto e ad ampio
raggio per contrastare la commissione di reati predatori, l’abuso di alcol ed il consumo di sostanze
stupefacenti, in conformità alle indicazioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, secondo
una pianificazione realizzata dalla questura di Roma, con l’obiettivo di incrementare la percezione di
sicurezza aumentare la fiducia dei cittadini, proprio con la maggiore presenza e visibilità sul territorio
delle forze dell’ordine;
il commissariato di Anzio/Nettuno si trova senza personale aggregato e con una sola volante in
servizio: una situazione mai verificatasi in estate;
nonostante sia ben noto che il numero di abitanti del litorale romano arrivi addirittura a triplicare
in questo periodo dell’anno, anziché potenziare l’organico, si assiste a una riduzione che peggiora
ulteriormente le già gravi e ben note carenze di personale;
va considerato che molte città del litorale romano, ed in particolare Anzio e Nettuno, sono realtà
dove le organizzazioni mafiose sono fortemente radicate, come attestano numerose sentenze, anche
definitive, che hanno statuito l’operatività di clan mafiosi sul territorio;
si rileva, infine, che, il 22 novembre 2022 il Consiglio dei ministri ha sciolto per
condizionamento mafioso i Consigli comunali delle città di Anzio e Nettuno e che, nonostante ciò, nei
due territori continuano a verificarsi inquietanti atti intimidatori da parte della criminalità organizzata –:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01383 CAMERA
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se il Ministro interrogato, certamente a conoscenza dei fatti esposti in premessa, intenda
illustrare le ragioni strategiche che hanno determinato la decisione di dirottare il personale in regime
di aggregazione già destinato per rinforzare i presìdi di Polizia estivi del litorale romano, tra cui il
commissariato di Anzio/Nettuno;
se e quali iniziative ritenga opportuno e urgente adottare per risolvere le criticità rappresentate
in premessa, nel rispetto dei diritti e delle esigenze degli uomini della Polizia di Stato chiamati
in prima persona a mettere in atto le scelte strategiche in materia di sicurezza e per ripristinare
il maggiore livello di sicurezza di cui territori infiltrati e condizionati dalle presenze mafiose
abbisognano.