La signora Rosina Maria Menin, cittadina di Latina, ha compiuto ieri 100 anni. Il sindaco Matilde Celentano ed il presidente del Consiglio comunale, Raimondo Tiero, si sono recati a farle visita nella sua abitazione tra le campagne di Borgo Grappa, rivolgendole gli auguri di buon compleanno da parte dell’intera amministrazione e, interpretando il sentire comune, della comunità di Latina.
LA STORIA di Rosina Maria Menin: nasce a Camisano Vicentino (Vicenza) il primo agosto 1923. Nel 1934, all’età di 11 anni, si trasferisce con la sua famiglia a Borgo Grappa, ed esattamente nel podere accanto al ponte di Rio Martino, nel territorio di Sabaudia. Prima di sette figli, Rosina Maria affronta i campi con l’energia della sua giovinezza.
Al borgo conosce Gino, all’anagrafe Natale Carraro, anche lui veneto, originario di Loreggia (Padova). All’età di vent’anni lo sposa. Il giorno del matrimonio, Rosina e il suo Gino arrivano in chiesa a Sabaudia in bicicletta. I neo sposi vanno a vivere nel podere della famiglia Carraro in via Vozza, nel territorio di Latina.
Dal loro matrimonio nasce Maurizio, che oggi ha 75 anni. Maurizio si sposa con Maria Grazia, e Rosina Marina diventa nonna di Leonardo e Davide. Maria Rosina Menin non smette mai di lavorare e diventa punto di riferimento dell’attività agricola della famiglia e della casa in cui tutt’ora vive, circondata dall’affetto dei suoi cari.
LA FESTA
Ieri sera in via Vozza, parenti e amici hanno festeggiato il compleanno speciale. Un appuntamento che il sindaco e il presidente del Consiglio comunale hanno voluto onorare di presenza, donando alla nonnina una targa e una pergamena a testimonianza del secolo di vita con l’augurio che “Rosina Maria continui ad essere luce di speranza per la sua famiglia e memoria viva per le nuove generazioni della comunità”.
La festa si è conclusa con la torta, le candeline, il brindisi e tanta commozione…con due fotografi d’eccezione per immortalare ogni attimo: i nipoti Leonardo e Davide.
“Nonna ci ha aiutati anche a fare i compiti, quando eravamo piccoli. Trovava sempre tempo a fare tutto, senza mai trascurare nulla”, hanno raccontato.