Se Latina si candida, il territorio tutto deve supportarla. Domenico Guidi, del gruppo consiliare di opposizione Bassiano Futura, chiede alla maggioranza che amministra il paese lepino di approvare l’adesione al Comitato promotore Città di Latina e Centri Storici Limitrofi a Capitale Italiana della Cultura 2026, sostenendo l’iniziativa del capoluogo e di dare atto che fare sistema sulle politiche culturali e di sviluppo locale possa rafforzare l’offerta culturale integrata.
La richiesta in forma integrale del Gruppo Consiliare BASSIANO FUTURA
Al Sindaco del Comune di Bassiano – Giovanbattista Onori
Al Presidente del Consiglio Comunale Bassiano
Ai Consiglieri Comunali Bassiano
Epc – Al Sindaco del Comune di Latina
Ai Sindaci dei Comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Rocca Massima, Cori, Norma, Sermoneta, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Ponza, Ventotene, Sezze, Sonnino, Priverno, Roccagorga, Maenza, Prossedi e Roccasecca dei Volsci
Alle Associazioni culturali, sociali, ambientali e turistiche dei Centri limitrofi
Oggetto: PROPOSTA DI ADESIONE AL COMITATO PROMOTOREDEL COMUNE DI LATINA E CENTRI LIMITROFI A “Capitale italiana della cultura 2026”.
Egregi,
Con la presente siamo a sollecitare l’adozione di provvedimenti e/o schede di adesione al progetto di “Latina e centri limitrofi a Capitale della Cultura 2026”
TENUTO CONTO della Decisione n. 445/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 che istituisce un’azione dell’Unione «Capitali europee della cultura» per gli anni dal 2020 al 2033 e che abroga la decisione n. 1622/2006/CE;
VISTO l’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, ai sensi del quale il Consiglio dei Ministri conferisce il titolo di «Capitale italiana della cultura» a una città italiana sulla base di un’apposita procedura di selezione definita con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, al fine di incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, attraverso progetti aventi natura strategica di rilievo nazionale ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, e finanziati a valere sulla quota nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2021-2026, di cui all’articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, nel limite di un milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e 2020;
Visto che è stato pubblicato dal Ministero della Cultura il bando per selezionare la Capitale italiana della cultura del 2026. Possono candidarsi, presentando manifestazione scritta di interesse entro il 4 luglio 2023, i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni, che non abbiano concorso alle due precedenti edizioni.
Successivamente, entro il 27 settembre 2023, dovranno trasmettere il dossier, comprensivo di titolo, progetto culturale, referente responsabile, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, oltre a due sintesi della proposta, una breve e una estesa, corredate da un’immagine esemplificativa ad alta risoluzione, per la comunicazione e la promozione dell’iniziativa da parte del Ministero.
La Giuria, composta da sette esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, da istituirsi con decreto ministeriale di concerto con la Conferenza Unificata, selezionerà i 10 progetti finalisti entro il 15 dicembre 2023. Questi verranno discussi pubblicamente nelle audizioni da svolgersi entro il 14 marzo 2024. Ciascuna finalista avrà a disposizione 30’ per presentare la propria candidatura, seguiti da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della Giuria.
La procedura si concluderà entro il 29 marzo 2024, termine per la raccomandazione da parte della Giuria al Ministro della candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2026. Il Ministro, successivamente, proporrà di conferire il titolo al Consiglio dei Ministri, che lo assegnerà formalmente con propria delibera.
Dopo Bergamo e Brescia, Capitale italiana della cultura 2023, il titolo spetterà nel 2024 a Pesaro, seguita da Agrigento nel 2025.
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171, recante:
“Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell’articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89”;
VISTO il bando BANDO PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI “CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA” PER L’ANNO 2026 emanato dal MIBACT – ufficio Segretariato Generale;
DATO ATTO che l’iniziativa è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo;
DATO ATTO che obiettivo del bando è Il conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura», in linea con l’Azione UE «Capitali europee della cultura», e che gli obiettivi che si propongono sono:
il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il superamento del cultural divide;
il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica;
il rafforzamento degli attrattori culturali per lo sviluppo di flussi turistici, anche in termini di destagionalizzazione delle presenze, in particolare le zone collinari richhe di giacimenti culturali ma povere di presenze stabili pe mancqanza di strutture in grado di accogliere e radicalizzare il turismo anche in vista di eventi imortnti come il Giubileo del 2025 atto assunto di richiesta al Comune di Roma di adesione del Comune di Bassiano con delibera di Giunta del 22 settembre 2022;
Visto gli importanti riconoscimenti per la Via Appia a patrimonio dell’Unesco, la Via Francigena del Sud e la Strada di San Tommaso-San Lidano e S.Erasmo dal punto di vista religioso;
l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e del potenziamento dell’accessibilità;
la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi;
il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale;
Richiedere i finanziamenti anche, infatti, destinati alla realizzazione di strade, ferrovie, opere di bonifica, acquedotti e impianti irrigui ed anche dal punto di vista Sanitario.
il perseguimento della sostenibilità così come indicato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’ONU.
CONSIDERATO CHE:
Il Comune di Latina con Deliberazione Giunta Comunale ha inteso invitare la formazione di un partenariato a sostegno della candidatura di Latina a “Capitale italiana della cultura 2026”;
Visto che si dovrebbe aprovare una bozza di Statuto alla cui stesura si propone che venga data l’adesione del Comune di Bassiano e/o in alternativa i gruppi di Bassiano Futura e Bassiano Democratica e/o chi si propone di aderire;
Di richiedere la costituzione di un Comitato promotore Latina e Centri Storici Limitrofi 2026, organismo senza fini di lucro, si propone di conferire uno slancio a tutta la vita culturale del territorio regionale, promuovendo occasioni di dialogo interculturale per definire, sostenere e presentare la proposta di candidatura presso il MIBAC.
Il ruolo delle Istituzioni e del partenariato pubblico-privato rappresenta per questa iniziativa un esempio di buona governance a tutti i livelli nella elaborazione e nell’attuazione delle strategie di sviluppo territoriale e che a tal fine è necessario rafforzare i processi di cooperazione interistituzionali e i sistemi di multilevel governance anche in funzione delle possibili leve finanziarie attivabili nell’ambito della programmazione 2021-2026 regionale, nazionale e comunitaria.
Allo scopo di favorire l’articolazione di un percorso di valorizzazione culturale del territorio regionale e lo svolgimento delle attività necessarie alla definizione di un’offerta culturale integrata (Programma Culturale e di promozione territoriale) che abbia dimensione nazionale ed europea, il Comitato deve precedere all’interno del proprio Statuto i Sostenitori del Comitato ;
Possono far parte dell’Assemblea dei sostenitori tutti i soggetti pubblici e privati, singoli o associati, che condividono le finalità del Comitato promotore Latina e Centri Storici Limitrofi 2026, facendone propri la natura e gli scopi per i quali il Comitato è stato fondato, e che intendono favorire e rafforzare il processo di costruzione della candidatura contribuendo anche all’attivazione o alla messa a sistema di iniziative volte a sostenerne il percorso in tutte le sedi ritenute opportune.
I soggetti che intendono condividere le finalità del Comitato e la volontà a essere coinvolti nel processo di costruzione della Candidatura della Città di Latina e Centri Storici Limitrofi 2026 a Capitale Italiana della Cultura 2026, insieme alla città di tutto il territorio pontino nord e Valli Lepine e Ausone, sostenendo e contribuendo in modo fattivo al processo di candidatura che intende far crescere il territorio in termini di attrattività e sviluppo sociale, economico e culturale sono chiamati a manifestare interesse offrendo il proprio sostegno.
Al fine di raccogliere il prezioso contributo delle comunità locali il Comitato dovrebbe attivare momenti di ascolto e aree di co-working, aperti al pubblico, attraverso le attività “di partecipazione attiva delle associazioni e degli enti ” attraverso incontri organizzati dal Gruppo di Lavoro Operativo- nato per redigere il Dossier di candidatura e garantire la massima partecipazione possibile degli attori locali al processo di candidatura in modo diretto e democratico ed incentivare un sistema di generazione delle idee che legga le interdipendenze fra attori sociali, non come vincoli, ma come opportunità per articolare programmi e progetti culturali rispondenti sia alle esigenze territoriali che agli obiettivi della candidatura.
RITENUTO che fare sistema sulle politiche culturali e di sviluppo locale, anche a prescindere e nelle more degli esiti della prima fase della selezione per la candidatura, possa rafforzare l’offerta culturale integrata di tutto il territorio pontino e sia in ogni caso la direzione da seguire per lo sviluppo di medio-lungo periodo della città di Latina e Centri Storici Limitrofi 2026 e degli altri territori coinvolti, sulla scorta di quanto il territorio fece con l’allora Sindaco di Latina per l’Agenda 2000 obiettivo 5b per investire per crescere. Farlo, soprattutto, in quelle aree del Paese che dovevano, attraverso lo sviluppo, industriale, culturale e sociale, ricongiungersi con l’area nord di un’Italia che nel dopoguerra era divisa non geograficamente ma socialmente e idealmente tra terra delle opportunità e della sopravvivenza.
RICONOSCIUTO che il processo di candidatura attivato intende far crescere il territorio in termini di attrattività e sviluppo sociale, economico e culturale e che la nomina a Capitale italiana della cultura può portare enormi vantaggi al territorio sia durante l’anno della manifestazione che in quelli successivi.
VISTO il Bando per il conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2026 e Manifestazione scritta di interesse al procedimento di selezione per il conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2026, che si allegano.
SI PROPONE
PRENDERE ATTO dei contenuti dell’invito a manifestare il proprio interesse ad essere coinvolti nel processo di costruzione della Candidatura della Città di Latina e Centri Storici Limitrofi 2026 a Capitale Italiana della Cultura 2026;
APPROVARE l’adesione al Comitato promotore Città di Latina e Centri Storici Limitrofi 2026 a Capitale Italiana della Cultura 2026 mediante sottoscrizione dell’Atto costitutivo e statuto del comitato promotore Città di Latina e Centri Storici Limitrofi 2026 a Capitale Italiana della Cultura 2026 sostenere il processo di candidatura – e Richiesta di adesione al Comitato Promotore” ;
IMPEGNARE il proprio ente a contribuire alla candidatura sostenendo l’iniziativa facilitando e generando processi partecipativi e di animazione territoriale per il coinvolgimento delle comunità coinvolte anche mettendo a sistema i progetti, gli eventi e le manifestazioni che si svolgono nel proprio territorio;
DARE ATTO che fare sistema sulle politiche culturali e di sviluppo locale, anche a prescindere e nelle more degli esiti della prima fase della selezione per la candidatura, possa rafforzare l’offerta culturale integrata di tutto il territorio sia in ogni caso la direzione da seguire per lo sviluppo economico e sociale di medio-lungo periodo e che al fine di rafforzare l’offerta culturale integrata del territorio è opportuno raccordare la programmazione degli eventi culturali di rilevanza sovra locale con le strategie e le iniziative per la candidatura, anche in funzione delle possibili leve finanziarie attivabili nell’ambito della programmazione 2022-2027 regionale, nazionale e comunitaria.
Bassiano 11 agosto 2023
Gruppo Consiliare BASSIANO FUTURA
Costantino Cacciotti
Piero Avvisati
Domenico Guidi