Aggiudicata la gara d’appalto per la fornitura e la posa in opera dei moduli abitativi prefabbricati da collocare nel nuovo “Villaggio di accoglienza” Al Karama di Latina, compresi gli arredi. Il valore totale del contratto d’appalto è di 664.885 euro, “con un risparmio – precisa il Comune – di circa 200mila euro rispetto a quanto inizialmente stimato”. Prosegue così l’iter che porterà al ritorno delle famiglie, che si trovano provvisoriamente nella sede dell’ex Rossi Sud, presso via Monfalcone.
In base all’ultimo censimento, datato 29 giugno 2023, attualmente vivono all’ex Rossi Sud 19 famiglie, per un totale di 37 adulti e 24 minori. Inizialmente, le persone evacuate dal campo di Al Karama erano 98, molte delle quali nel corso di quest’anno trascorso si sono allontanate spontaneamente per raggiungere i loro Paesi di origine.
“Come anticipato – dichiara il Sindaco di Latina Matilde Celentano – il trasferimento nei nuovi moduli abitativi sarà accompagnato da un percorso definito da un accordo sottoscritto tra il Comune e l’associazione 21 Luglio. Questo consentirà alle famiglie che torneranno in via Monfalcone, attraverso strumenti di partecipazione, di coprogrammazione e di sostegno, di vivere una vita partecipativa e sociale a tutti gli effetti. L’obiettivo, dunque, sarà quello di avviare gli ospiti verso un percorso di autonomia, motivo per il quale i moduli abitativi prefabbricati saranno una sistemazione provvisoria e potranno essere utilizzati anche da altre famiglie in condizioni di bisogno economico-sociale. Rappresentano, dunque, a tutti gli effetti una risposta all’emergenza abitativa”.
“L’aggiudicazione della gara d’appalto per la fornitura e posa in opera dei nuovi moduli abitativi prefabbricati è un passo in più verso il “Villaggio di accoglienza” che sorgerà in via Monfalcone, in un terreno della Regione Lazio accanto al campo incendiato – dichiara l’assessore ai Servizi Sociali Michele Nasso -. Si ricorda che nell’area sono previste quattro telecamere di videosorveglianza, con lo scopo di preservare il centro da eventuali ‘incursioni’ e occupazioni da parte di non aventi diritto, ma anche per tutelare i moduli abitativi nuovi di zecca. Contemporaneamente, l’amministrazione è lavoro per organizzare la bonifica del vecchio campo. Abbiamo già dato mandato per quantificare i costi e avviare il ripristino allo stato dei luoghi dell’area”.