Stadio Quinto Ricci: raggiunto e sottoscritto l’accordo tra Centro Sportivo Primavera, Runforever ed Asd Akkademy. Ma, sottolinea il Movimento 5 Stelle di Aprilia, il Comune ha preferito non affidare a nessuna associazione l’impianto. Stona il passaggio – si spiega in una nota – della non assegnazione ma dell’utilizzo, in assenza di maggiori dettagli come, per esempio, entro quando sarà previsto il regolare bando di assegnazione. Inaccettabile, inoltre, la decisione di accollare alle casse comunali il pagamento delle utenze dello stadio e di non suddividere le bollette, in maniera proporzionale all’utilizzo. Inoltre – conclude la nota – non è stato chiesto alcun canone.
La nota del Movimento 5 Stelle di Aprilia
Finalmente si è arrivati ad una soluzione nella vicenda legata all’utilizzo dello stadio Quinto Ricci, la struttura verrà utilizzata in maniera condivisa tra le 2 associazioni che già se ne servivano, la ASD Runforever e l’Akkademy Aprilia Soccer School, e il Centro Sportivo Primavera, che ne aveva fatto richiesta.
L’accordo raggiunto non ha determinato un affidamento ufficiale dell’impianto: “in questa fase di transizione, che segue la revoca di gestione all’ex concessionario ed in previsione di un futuro bando, il Comune ha preferito non affidare a nessuna associazione l’impianto. Però lo stesso verrà utilizzato appunto dalle predette società sportive”.
Ci domandiamo, a questo punto, come sia stato raggiunto l’accordo e a quali condizioni esso sia stato disciplinato. Abbiamo evidenziato, a nostro avviso, le mancanze, da parte della precedente amministrazione, nella gestione di questo impianto sportivo e vorremmo pertanto intravvedere una maggiore trasparenza, da parte di questa nuova amministrazione, nella gestione del bene comune e pubblico. Stona il passaggio della non assegnazione ma dell’utilizzo, in assenza di maggiori dettagli come, per esempio, entro quando sarà previsto il regolare bando di assegnazione.
L’opera di mediazione dell’amministrazione ha permesso di far trovare un accordo alle 3 associazioni, ma in questo accordo ci sono almeno un paio di note stonate che ci hanno fatto storcere il naso.
La prima è l’inaccettabile decisione di accollare alle casse comunali il pagamento delle utenze dello stadio (acqua, luce e gas) e di non suddividere le bollette, in maniera proporzionale all’utilizzo, alle associazioni che lo utilizzeranno. Come previsto per qualsiasi struttura sportiva comunale, data in concessione esclusiva, l’utente deve volturare i contatori e farsi carico del pagamento delle utenze (fino al 2019 il Palarespighi era allacciato al contatore dello stadio, se fosse ancora così, gli apriliani si accollerebbero le spese per il consumo elettrico anche di questa struttura sportiva).
La seconda il fatto che non sia stato chiesto alle società alcun canone per il periodo in cui utilizzeranno la struttura, in pratica sarà dato in utilizzo con un contratto di comodato gratuito?
Sembra quasi che si stiano agevolando delle associazioni sportive (quelle destinatarie dell’accordo) a scapito delle altre che operano sul territorio; le associazioni che utilizzeranno lo stadio senza pagare né le utenze né il canone di affitto avranno meno spese generali rispetto alle altre associazioni che operano nello stesso settore e potrebbero ridurre le quote associative e fare concorrenza sleale alle altre meno fortunate associazioni che sostengono oneri per il pagamento delle strutture, o non ridurre le quote pagate dai soci e maggiorare i guadagni a fronte delle inesistenti spese relative al pagamento di canoni o bollette delle utenze.
È giusto dare in uso le strutture comunali per permettere ai ragazzi di praticare lo sport, ma con una necessaria deadline riguardo alla pubblicazione del bando di assegnazione ed evitando di creare sperequazioni, possibili danni erariali ed una possibile concorrenza sleale; insomma, fate pagare le utenze, la TARI e il canone di affitto dato che la concessione in comodato gratuito dei beni patrimoniali non è prevista.