Contrasto della pesca illegale e tutela dell’ecosistema marino: 3 pescherecci vengono sanzionati nel sud pontino. L’operazione è stata condotta dal Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia della Finanza. In piena notte, un elicottero di Pratica di Mare li ha individuati in acque pontine, intenti ad effettuare la pesca a strascico ad una distanza vietata dalla costa, creando cosi danni ingenti alla fauna ittica e alla posidonia marina. In zona si sono portate le unità navali di Gaeta, interrompendo così l’azione di pesca illegale. L’operazione si è conclusa alle prime luci dell’alba, con sanzioni amministrative per 12mila euro e la decurtazione di 6 punti sulla licenza di pesca per ogni armatore. Le reti sono finite sotto sequestro.
In supporto, è intervenuto anche il guardacoste G.98 Feliciani, della Stazione Navale di Civitavecchia, che salpava prontamente dal porto di Ponza, dove era rischierato per inforzo al dispositivo navale, per portarsi nella zona di operazioni e scortare i pescherecci fermati fino alla darsena del porto di Gaeta.
Nonostante il tentativo di oscurare la loro presenza nella zona vietata, tenendo volontariamente spenti i sistemi di tracciamento satellitari obbligatori per legge, le Fiamme Gialle Aeronavali, grazie ai sistemi di localizzazione ed identificazione presenti a bordo dell’elicottero AW139, individuavano con precisione gli autori delle condotte illecite.
“L’incessante vigilanza dello spazio marittimo di competenza regionale svolto dai mezzi aeronavali delle Fiamme Gialle – si legge nella nota della Finanza – ha permesso di individuazione diverse azioni di pesca illegale prontamente sventate, impedendo così ulteriori danni all’ecosistema marino.
Nella notte del 7 settembre, i militari della Sezione Operativa Navale di Roma hanno individuato 3 soggetti intenti ad effettuare la pesca in tempo ed in zona vietata: dopo un lungo appostamento, i militari intervenivano, ponendo fine all’azione illegale e sottoponendo a sequestro 300 chili di polpi che venivano rigettati in acqua ancora in vita. I 3 soggetti venivano verbalizzati con sanzioni amministrative da 1.000 a 3.000 euro cadauno.
Nella stessa notte, l’equipaggio della Vedetta V. 821, in servizio di pattugliamento a mare, individuava a brevissima distanza dalla costa, nella zona di Capocotta, una turbosoffiante intenta alla pesca di molluschi quali telline e cannolicchi. La motovedetta del Corpo interveniva prontamente sequestrando il pescato per un totale di circa 100 kg che veniva rigettato in mare ancora vivo. Al titolare della barca veniva elevata una sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro e la decurtazione di 6 punti dalla licenza di pesca.
Le operazioni in rassegna – conclude la nota – testimoniano la grande attenzione che il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia dedica di contrasto della pesca illegale ed alla tutela dell’ecosistema marino grazie al coordinamento tra mezzi navali, aerei e terrestri, pronti ad intervenire in tempi brevissimi, rispondendo in maniera adeguata al tipo di minaccia in corso”.
“La pesca a strascico sottocosta e la pesca illegale in genere distruggono l’habitat riproduttivo della fauna marina: questa scellerata condotta, nel medio-lungo termine, si ritorce contro la categoria dei pescatori onesti, i primi che dovrebbero avere interesse a tutelare l’ecosistema marino nel suo complesso” ha commentato il Colonnello Camillo Passalacqua, Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia.