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Ancora un infortunio sul lavoro a Frascati, grave un operatore ecologico della società Tekneco. La denuncia del Cobas.

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Ancora un infortunio sul lavoro a Frascati, grave un operatore ecologico della società Tekneco. A poco più di un mese dal drammatico incidente che è costato la vita ad un collega (il 55enne Giovanni Criccomoro, morto schiacciato tra un muro di recinzione di un’abitazione privata ed un mezzo dei rifiuti), ieri si è verificato un altro infortunio sul lavoro, ai danni di un lavoratore della stessa società. L’uomo è precipitato da una altezza di circa 3 metri mentre stava effettuando la raccolta del vetro in viale Largo Buonaparte. L’operatore è stato trasportato all’ospedale Tor Vergata di Roma in codice rosso. Nella stessa struttura sanitaria è stato condotto un altro operaio della Tecneko, che ha accusato un malore mentre stava per soccorrere il collega ferito.

“In attesa di conoscere l’esatta dinamica dell’infortunio, – scrive in una nota il sindacato Cobas Sarim Grottaferrata – Cobas Igiene Ambientale – non possiamo che ribadire che gli operatori ecologici sono costretti ad operare nella costante ‘insicurezza’ a causa della fatiscenza dei mezzi di lavoro, della mancata formazione e di un’organizzazione del lavoro che, al fine di massimizzare i profitti, impone la raccolta dei rifiuti attraverso il cosiddetto “operatore unico”. Un metodo che, inevitabilmente, comporta una maggiore esposizioni alle malattie professionali e agli infortuni”.

E’ inutile piangere i morti e gli invalidi sul lavoro se poi si rimane immobili pur di non disturbare i profitti delle società private ed i (presunti) risparmi degli enti territoriali.

Nel settore dell’igiene ambientale – conclude la nota – è assente una politica di prevenzione da parte dei comuni e degli enti preposti, Servizi di prevenzione delle ASL e Ispettorato del Lavoro, che non effettuano le verifiche necessarie in merito al rispetto da parte delle società appaltatrici di tutte le norme sulla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ora basta! E’ giunto il tempo di organizzarsi per difendere la nostra salute e la nostra sicurezza”.

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