«Desidero ringraziare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e in particolare il sottosegretario Claudio Barbaro, per aver sostenuto e accolto la richiesta della Regione Lazio relativa all’immissione in natura della specie Coregone (Il lavarello, o coregone, noto anche come spigola di acqua dolce per il suo aspetto, è un pesce pregiato comune nei due laghi vulcanici dei Castelli) per il quinquennio 2024-2028 nei laghi di Bolsena, di Bracciano, di Nemi, del Salto e del Turano. Si tratta di un’ottima notizia molto attesa dai pescatori professionali e sportivi delle zone interessate che rischiavano di subire pesanti ricadute economiche. Non va dimenticato, inoltre, che si tratta di una specie molto richiesta dai ristoratori per le sue enormi peculiarità nutritive che rischiavano di essere sacrificate da norme europee ancora una volta troppo stringenti». Lo dichiara l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca e Parchi e Foreste, Giancarlo Righini.
Autorizzata l’immissione del coregone in 5 laghi del Lazio: c’è anche quello di Nemi
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