fbpx
HomeArchivio CronacaViola la posta elettronica di un’azienda di Cisterna, attraverso il sistema B.E.C.,...

Viola la posta elettronica di un’azienda di Cisterna, attraverso il sistema B.E.C., e mette a segno una truffa da 15mila euro. La Polizia identifica e denuncia l’autore.

Articolo Pubblicato il :

Viola la posta elettronica di un’azienda di generatori di calore, di Cisterna, riuscendo a mettere a segno una truffa da 15mila euro, saldo di una fattura che era destinato ad un fornitore. Gli agenti del locale Commissariato di Polizia, grazie alle indagini, sono riusciti ad identificare e a denuncia alla Procura di Latina l’autore del raggiro, messo a segno attraverso la compromissione della posta elettronica dell’azienda, con il sofisticato sistema B.E.C. (Business Email Compromise). Si tratta di un 40enne, residente in un’altra provincia italiana. La Polizia, però, non è riuscita a recuperare la somma fraudolentemente incassata; era già stata trasferita su un conto estero.

“Nella circostanza la titolare di un’azienda attiva nel settore dei generatori di calore, in risposta ad una sua precedente mail indirizzata ad un fornitore, ha ricevuto indicazioni per il saldo di una fattura di circa 15.000 Euro, riportante gli estremi IBAN per l’accredito della somma.

Trascorsi alcuni giorni, con enorme stupore la donna veniva sollecitata al pagamento dal fornitore che non aveva ricevuto alcun pagamento.

Le conseguenti indagini svolte dai poliziotti del Commissariato di Cisterna a seguito della denuncia sporta dalla donna, hanno consentito di risalire all’autore del raggiro, residente in altra provincia italiana, senza però poter recuperare la somma fraudolentemente incassata giacché immediatamente trasferita su un conto estero”.

La Business Email Compromise (BEC) è una delle più complesse tra le truffe basate sull’ingegneria sociale, che fa guadagnare ingenti somme di denaro ai suoi autori attraverso la compromissione della posta elettronica delle aziende.

I crimini di BEC richiedono la raccolta di informazioni disponibili al pubblico su un’azienda, sull’identità dei dirigenti, sulla struttura aziendale, ecc. In questa fase, i criminali informatici si informano sulle operazioni dell’azienda e cercano di capire come vengono effettuati i pagamenti e a chi. Di solito vengono inviate mail con il quale il truffatore cerca di rendersi “credibile” affinché la vittima riconosca il messaggio come veritiero, proveniente da una fonte certificata e autorevole. A questo punto l’aggressore chiede al suo bersaglio di compiere un gesto specifico (saldo fattura, bonifico di acconto, ecc.) ovvero fornire l’accesso a informazioni riservate e il gioco è fatto!!!

Un importante rapporto redatto dal Federal Bureau of Investigation ha evidenziato i danni generati dalla BEC nel mondo, con numeri impressionanti: tra ottobre 2013 e dicembre 2016 gli incidenti rilevati in USA e nel resto del mondo sono stati 40.203 ed il danno subito è pari a 5.302.890.448 di dollari (oltre 5 miliardi di dollari).

spot_img
ARTICOLI CORRELATI

NOTIZIE PIù LETTE