Nascite in calo in tutta Italia, ma anche all’ospedale Goretti di Latina che segue perfettamente il trend nazionale. La prima nascita, infatti, è stata registrata solo il 2 gennaio nel reparto di Ostetricia e Ginecologia. A pesare sul numero di parti nell’ospedale capoluogo però anche l’impossibilità per le future mamme di avvalersi dell’anestesia epidurale. Una pratica sancita come Lea (Livello Essenziale di Assistenza), che riconosce per legge alla donna il diritto di scegliere di partorire senza dolore. Nonostante questo però numerosi ospedali in tutta Italia ne sono sprovvisti e il motivo è semplice: mettere in piedi una squadra di professionisti è troppo costoso. Di conseguenze molte donne preferiscono partorire nelle strutture sanitarie meglio organizzate, arrivando a raggiungere la Capitale nella maggior parte dei casi.

Al Goretti di Latina, infatti, organizzare il servizio richiederebbe un organico anestesiologico nutrito: da un minimo di due professionisti ad un massimo di otto, considerando permessi, malattie e ferie, permettendo poi di coprire il servizio 24 ore su 24 ogni giorno.

“Comporre una squadra di otto unità – ha spiegato al quotidiano il Messaggero, il dottor Vittorino Rossitto, responsabile di un’unità operativa del presidio ospedaliero di ginecologia del Goretti – rappresenta una spesa economicamente troppo esosa rispetto al numero di nascite. E a questo va ad aggiungersi che la figura dell’anestesista non è così facile da reperire, e che i pochi specialisti sono sempre più attratti da strutture convenzionate o private”.