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“Servizio pubblico di Neuropsichiatria infantile di Aprilia in grande affanno”

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Servizio pubblico di Neuropsichiatria infantile di Aprilia in grande affanno, la nota del Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia

“Ebbene, appena solo tre mesi dopo l’inaugurazione di una sala d’aspetto da fiaba in un settore della Casa della Salute di Aprilia dedicato solo al servizio di Neuropsichiatria Infantile (TSMREE), a causa dell’ennesima ed annunciata dipartenza di ulteriori  operatori sanitari, nello specifico, un’ Infermiera, un’Assistente Sociale ed un Logopedista, si è arrivati anche a chiudere  le porte alla sola registrazione della presa in carico. Per non parlare dei cicli di cura e riabilitazione, perché per quelli c’è già molta attesa. Chi infatti è venuto in questi giorni per rivolgersi a questo servizio, ha trovato le porte della segreteria chiuse.
Ricordiamo che durante quella inaugurazione,  il Tribunale per i Diritti del Malato, rappresentato nello specifico dal responsabile di Aprilia  Claudio Frollano, dopo avere ringraziato per lo sforzo di tutti per essere riusciti a dedicare un settore esclusivamente a questo servizio, solo per avere fatto presente che bisognava concentrarsi soprattutto sulla stabilizzazione del personale sanitario presente e procedere con urgenza a reclutarne altro, fu redarguito dal DG della ASL di Latina e dal Sindaco, rispettivamente perché stava rovinando la festa  e per considerazioni inappropriate ad un momento di….festa.
Purtroppo continua la narrazione che è difficile reclutare personale, perché scarseggia  a livello nazionale, perché Aprilia non è attrattiva, perché nel privato il compenso è maggiore… ma dei contratti a tempo, a partita IVA, offerti ai sanitari, ma che non danno nemmeno una piccola garanzia di continuità, non ne parla nessuno. Ci si accorge del danno solo quando lasciano perché vincono concorsi o trovano soluzioni che consentono una crescita professionale adeguata, e giustamente se ne vanno.
All’inizio dello scorso anno, con sorpresa ed alla faccia della scarsità di risorse, addirittura non c’erano presso la Casa della Salute ambulatori sufficienti ad accogliere  tutti i membri dell’equipe, tanto è vero che alcuni di loro furono dirottati nel reparto di Cisterna. Ci si aspettava quindi un ulteriore passo avanti con il reintegro in sede delle attività ambulatoriali trasferite.
Ma c’è veramente la volontà di fare funzionare questo importantissimo servizio? Non si può giocare con la salute dei nostri bambini, che rappresentano il futuro della società. Senza quindi volere assolutamente polemizzare,  rivolgiamo un accorato appello alla Direzione Generale di Latina affinché intervenga e metta in campo tutte le azioni necessarie per  far funzionare il servizio di Neuropsichiatria Infantile, garantendo la continuità di tutte le tutte prestazioni previste.
E’ necessario garantire, oltre alla disponibilità del personale sanitario necessario, anche la qualità delle prestazioni erogate. Quanto può giovare ad un bambino iniziare un percorso con un Neuropsichiatra o un Logopedista che all’improvviso danno le dimissioni? La risposta è purtroppo molto semplice…
Chi ne ha il potere ed il dovere si faccia carico e prenda a cuore questo servizio”.

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