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Aprilia, successo per lo spettacolo di beneficenza “Te piace ‘o presepio?”

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Che la magia e la tradizione del Natale siano legati al tema della natalità è risaputo, sicuramente è invece meno noto il fatto che la patria del presepio sia Greccio, comune del reatino, dove San Francesco inventò la rappresentazione della nascita di Gesù e non Napoli che ne ha fatto, invece, il simbolo di quel dualismo sottile tutto partenopeo che abbraccia insieme sacro e profano. Eduardo De Filippo, nell’intramontabile capolavoro «Natale in casa Cupiello», tormentava il figlio Tommasino con la domanda «Te piace ‘o presepe»: la commedia si svolgeva in una Napoli ancora in ginocchio per le ferite della guerra e dove il benessere degli anni a venire era impossibile da intravedere; la realizzazione del presepe rappresentava la costruzione di una realtà dove ogni personaggio aveva una sua collocazione.   

E proprio quella frase ricorrente, «Te piace ‘o presepe», ha dato il titolo allo spettacolo organizzato lo scorso 5 gennaio al Teatro Finestra negli spazi dell’ex Claudia ad Aprilia dal Banco Alimentare del Lazio, per iniziativa di Salvatore Saraniti e dalla Associazione Vaso di Pandora APS, insieme alla compagnia “Arte Povera” dell’associazione Terra di Enea di Lavinio, allo scopo di raccogliere fondi per sostegno alla crescente povertà. L’incasso è totalmente stato devoluto al Banco Alimentare del Lazio e l’iniziativa è stata premiata dal sold out.   Il pubblico, entusiasta e incantato, ha potuto apprezzare uno spettacolo sapientemente costruito in un’interazione tra teatro e musica che sul rapporto tra Napoli e il presepe annovera molte pagine importanti, come il testo seicentesco «La Cantata dei pastori» o il più recente «Natale in casa Cupiello», solo per citarne alcune tra le più rappresentative.

La parte musicale, che ha proposto brani popolari e d’autore che coprono un arco temporale che va dal 1200 ai nostri giorni, è stata eseguita dall’ “Archetipo Ensemble”, che ha alle spalle un lavoro di ricerca musicale lungo 30 anni e un altrettanto lunga attività concertistica nazionale e internazionale. Il gruppo, per l’occasione, era composto dal Maestro Maria Ausilia D’Antona, voce e mandola, Sergio Trojse e Gabriele Falcone alle chitarre, Angelo Abbruzzetti al bouzouki. La parte teatrale è stata curata dalla compagnia «Arte Povera», diretta da Alessandra Brignone, che ha una lunga consuetudine con l’allestimento, in molti teatri italiani, di commedie in lingua napoletana. A dar vita ai personaggi dello spettacolo sono stati gli attori Francesco Bianco, Aniello Oliviero, Carmela Coppola, Federica Gallinari e Lorenzo Brilli. 

Alla serata di beneficenza hanno collaborato l’associazione «Arte Mediterranea» che ha contribuito alla gestione della parte logistica e messo a disposizione due opere che hanno reso possibile una piccola riffa, il maestro Antonio De Waure, che ha dato il proprio contributo allo spettacolo con una piccola “gag” che lo ha visto nei panni di una improbabile spettatrice che si era smarrita nella sala e il Teatro Finestra che, grazie all’impegno del presidente Salvatore Romano e di Ermanno Iencinella, ha generosamente messo a disposizione impianti e tecnici.   La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Aprilia che ha subito concesso l’uso gratuito del Teatro in tempi rapidi grazie al sollecito interessamento dell’Assessore alla Cultura, Elvis Martino e del Sindaco Lanfranco Principi, entrambi presenti allo spettacolo in rappresentanza dell’amministrazione comunale.  

“Gli artisti di livello che hanno lavorato alla realizzazione del progetto – sottolinea il sindaco Lanfranco Principi – hanno saputo dare vita a una performance che ha contribuito ad arricchire l’offerta culturale della nostra città. Del loro grande cuore trarranno beneficio le persone che maggiormente hanno bisogno di aiuto”.

“L’amministrazione ha sostenuto convintamente questa iniziativa a costo zero per il Comune – conclude l’assessore alla cultura Elvis Martino – nata con il proposito di sostenere l’Associazione Banco Alimentare, ma che infine ha regalato alla città un momento culturale di alto livello, reso possibile grazie all’esperienza e al talento degli artisti che hanno lavorato alla realizzazione dello spettacolo di musica e teatro”.

“Un grande grazie – sottolineano gli organizzatori – va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa ed in particolare il “Grazie” più grande va al pubblico che ha risposto con generosità e sensibilità a questo appello alla solidarietà”.  

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