«La stazione Termini è il biglietto da visita della Capitale e ho voluto constatare in prima persona quali sono le criticità che rendono l’area particolarmente insicura. Oggi all’interno della stazione, grazie al lavoro della Polfer e ai militari, vige un alto livello di sicurezza. Appena fuori, da Piazza dei Cinquecento a via Giolitti, il degrado, l’incuria e la presenza di bivacchi di senza fissa dimora e migranti irregolari rende la situazione particolarmente delicata. A farne le spese sono i cittadini che, soprattutto nelle ore notturne, rischiano la propria incolumità».
Lo ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti.
«La Regione Lazio, nell’ambito delle sue competenze, vuole offrire il suo contributo. È prioritaria la creazione di un tavolo interistituzionale permanente con Prefettura, Questura, Comune di Roma e Regione, con il coinvolgimento attivo della Polizia locale, che abbia il compito di coordinare e monitorare costantemente la situazione della stazione e delle aree limitrofe. La notte appare il momento più delicato: c’è anche un problema di spaccio, di alcolismo e di prostituzione. Il controllo dell’area è complicato anche per le attività commerciali aperte fino a tarda notte all’esterno delle quali spesso ci sono aggregazioni di persone dedite ad attività illecite. Le forze dell’Ordine fanno il possibile ma se non interveniamo sul degrado non riusciremo a risolvere il problema», ha spiegato l’assessore.
«Il coordinamento interistituzionale è necessario, la situazione a Termini è anche frutto di un aumento della povertà, di emarginazione, di difficoltà a trovare alloggi, di disagio psichico non curato e di migranti che cercano riparo nei luoghi dove c’è più possibilità di aggregazione. Occorre un progetto con interventi da un punto di vista sociale e sanitario, le Istituzioni devono dare risposte perché la sicurezza è un bene non negoziabile per i cittadini», ha concluso Luisa Regimenti.