“Le deliranti dichiarazioni del generale Vannacci rappresentano un goffo tentativo di riportare indietro le lancette della storia nella conquista dei diritti civili delle persone con disabilità, rappresentando inoltre un deciso passo indietro per l’affermazione dell’inclusione quale valore cardine e imprescindibile della società civile”: la Fondazione Di Pietro interviene sulle dichiarazioni di Vannacci, stigmatizzando e condannando sia le dichiarazioni del generale che il colpevole silenzio di quanti non comprendono l’oscurantismo e il buio sociale che tali esternazioni rischiano di generare nella nostra società.
Ritiene altresì – riporta la nota stampa della Fondazione – l’inclusione quale unico veicolo e valore imprescindibile per la crescita e lo sviluppo di una società civile globale più equa e più giusta.
Si tratta di un brusco ritorno al passato che rischia di vanificare decenni di lavoro avviato da tutti coloro che, nel corso di questi anni, si sono battuti e si battono ancora per l’affermazione dell’inclusione come fattore determinante di crescita sociale e umana delle persone con disabilità intellettiva.
A partire dalle prime riforme attuate negli anni ’60 in favore dei disabili dal Presidente John Kennedy, oltre all’impegno e all’azione di sua sorella Eunice e del fratello Ted che con le loro iniziative consentirono la diffusione di una nuova cultura della partecipazione dei ragazzi con disabilità all’interno di realtà sportive e di classi scolastiche, quale elemento fondamentale della loro integrazione proprio attraverso l’inclusione.
La storia e la pratica hanno dimostrato nel tempo come tale integrazione, nella vita sociale come nello sport, sia fattore fondamentale di crescita per le persone con disabilità e per le loro famiglie.
La Fondazione Di Pietro – presieduta da Giovanni Di Pietro – è da anni impegnata in iniziative a carattere nazionale e internazionale per il sostegno alle persone con disabilità. Ha realizzato aa Latina il primo Monumento all’Inclusione in Europa dedicato a Eunice Kennedy Shriver, fondatrice di Special Olympics, il primo movimento sportivo al mondo riservato ad atleti con disabilità intellettiva.