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“Un salto in bici nel passato”: sabato 1° giugno a Campoverde l’evento organizzato da Aprilia Libera.

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“Un salto in bici nel passato”: sabato 1° giugno l’evento organizzato per il quarto anno consecutivo dall’associazione culturale “Aprilia Libera”. Sarà un percorso formativo-esperienziale in bici attorno al Borgo di Campoverde. L’appuntamento è alle 9.00 del mattino al Borgo di San Pietro in Formis. La prima tappa sarà nella fascia di territorio interessata dal progetto della bretella autostradale Campoverde-Valmontone.

“L’associazione culturale Aprilia Libera, per questa Primavera 2024, propone la quarta edizione di “Un salto in bici nel passato”, un percorso formativo-esperienziale attraverso alcune delle emergenze del tour sviluppato intorno al Borgo di Campoverde.

Ci accompagneranno, tra le vestigia di popoli latini, romani, longobardi e medievali, l’archeologa, dott.ssa Sonia Modica e il referente per l’associazione Sapore di Natura, Enrico Latini, studiosi del territorio di Campoverde.

Dopo una iniziale illustrazione delle origini del Borgo di San Pietro in Formis, il percorso prevede una prima tappa nella fascia di territorio interessato dal progetto della bretella autostradale Campoverde-Valmontone, in cui sarà possibile constatare quanto suolo agricolo produttivo di pregio sarà consumato per incentivare l’uso della mobilità su gomma, scelta politica in netto contrasto con gli indirizzi del New Green Deal europeo.

Il giro proseguirà con tappa al Laghetto del Monsignore, dov’era una antichissima stipe votiva intorno a cui sorse il nucleo di Pollusca. Si ripartirà verso la Crocetta di Carano, con una breve digressione per degustazioni presso l’azienda Trani.

Poi sarà la volta dei Laghetti di Carano, dove si effettuerà una sosta per il picnic e, infine, sulla curva di via Roselli, sarà illustrata una panoramica storica del sito medievale di Torre del Padiglione, parte del sistema di vedette sull’asse viario Nettuno-Lanuvio.

“Sapere” significa valorizzare e tutelare un patrimonio che sta cadendo nell’oblio e nella cementificazione selvaggia. Tutti i reperti archeologici rinvenuti nel territorio di Campoverde sono andati dispersi, predati o in musei nazionali: Aprilia non ha mai avuto un museo in cui esporre e far conoscere la propria storia e le proprie radici ai suoi cittadini e sta perdendo tutti i suoi tesori. Né ha mai visto apposti vincoli a protezione dei siti storico-archeologici o realizzati itinerari eco-culturali per valorizzarli.

Aiutiamo il nostro territorio a mantenere la preziosa eredità ricevuta e la sua biodiversità per le generazioni future, scoprendo la sua storia e le sue bellezze naturali!”

ADERISCONO I COMITATI “NO BRETELLA CISTERNA-VALMONTONE” e “NO CORRIDOIO ROMA-LATINA”.

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