“L’associazione mafiosa controllava completamente il Comune di Aprilia dal punto di vista economico-imprenditoriale e dal punto di vista amministrativo“. Così il procuratore aggiunto della Dda Ilaria Calò, nel corso della conferenza stampa in procura, citando l’ordinanza con cui il gip di Roma ha disposto 25 misure cautelari, 21 in carcere, due ai domiciliari e due misure interdittive. “Nelle indagini sono emersi rapporti con il clan dei Casalesi e con quello dei Polverino. Inoltre sono emersi legami con la pubblica amministrazione“, ha aggiunto.