Con profonda convinzione ho ritenuto doveroso e indispensabile rassegnare, insieme a tutta l’assise, le mie dimissioni da consigliere comunale.
Il quadro emerso dalle indagini della DIA è inquietante e tutto ciò, per chi come me ha sempre interpretato l’attività politica come un servizio di rappresentanza dei cittadini nel rispetto dei sani principi e valori di legalità, trasparenza e serietà, che condivido profondamente con la comunità del mio partito (Azione), mi porta a ripudiare e a prendere le distanze da tutti quei fenomeni fortemente illegali e di stampo mafioso emersi dalle indagini.
È di grande evidenza che il devastante quadro che si è delineato impone ad ognuno di noi una profonda riflessione personale, morale e politica sul pregresso che necessariamente porta a valutare in maniera radicale, oggettiva e senza alcun timore i percorsi futuri.
Ci sono momenti in cui diventa obbligatorio per ogni cittadino, politico e non, contribuire con forza e determinazione alla ricostruzione di quel rapporto e di quella rete capaci di coinvolgere tutti i cittadini seri, onesti e lontani dalle dinamiche emerse.
Già a partire dal commissariamento sarà dovere di tutti contribuire alla ricostruzione e alla valorizzazione di una “Città nuova”, espressione delle sue energie oneste e migliori.