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“Quando Aprilia era la Simmenthal”, la mostra fotografica per tenere viva la memoria storica

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L’Associazione Radici di Carroceto APS e il  Presidente Francesco Petricca presentano la mostra fotografica che si terrà presso la Sala Manzù della Biblioteca Comunale di Aprilia a partire dal 05 ottobre 2024.

“La nostra Associazione – spiega Petricca – ha l’obiettivo di diffondere la storia del nostro territorio, attraverso rievocazioni storiche (Papa Innocenzo XII a Carroceto), eventi culturali e mostre.

L’Archivio fotografico, creato negli anni da Francesco Petricca, riesce a mettere insieme immagini che rappresentano l’innovazione industriale portata ad Aprilia dal Cav. Pietro Sada, il quale con la sua visione progressista mette in primo piano, non solo il benessere dei dipendenti, ma soprattutto quello delle loro famiglie.

E’ proprio questa attenzione alle esigenze dei dipendenti, fa sì che tutti coloro che hanno lavorato nello stabilimento di Aprilia, abbiano fornito documentazioni fotografiche che raccontano di quanto la Simmenthal fosse in realtà una vera grande famiglia.

La mostra fotografica è intitolata  “Quando Aprilia era la Simmenthal”, proprio a testimoniare l’unione della nostra Città con una realtà che ha segnato il benessere di tante famiglie Apriliane.

La mostra si aprirà sabato 5 ottobre presso Piazzale Pietro Sada (stazione di Aprilia) con una cerimonia che vuole rendere omaggio al Cav. Pietro Sada, inaugurando un busto in sua memoria, con la partecipazione e il contributo degli Eredi del Cavaliere.

L’evento proseguirà con l’apertura ufficiale della mostra fotografica “Quando Aprilia era la Simmenthal”, dalle 16:30 di sabato 5 ottobre e si chiuderà alle 20:00 di domenica 13 ottobre.

Il nostro intento è quello di diffondere la storia di Aprilia, di fare in modo che i nostri figli e i nostri nipoti possano partecipare a questa Mostra con interesse e curiosità, per ascoltare chi ha vissuto la Simmenthal, ma soprattutto per vedere la commozione di quanti si riconoscono in quegli scatti un po’ scoloriti; la memoria storica non deve andare perduta.”

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