Non bastava il caos sul trasporto scolastico, ora c’è anche un pasticcio nella gestione del servizio di refezione scolastica. Ad Aprilia l’anno scolastico per tantissime famiglie continua all’insegna dei disagi. Le iscrizioni alla mensa sono state aperte la scorsa settimana, si chiuderanno il 5 ottobre. Ma a quanto pare non c’è ancora nessun gestore a cui affidare il servizio. Il 9 ottobre è prevista la partenza del tempo pieno per le scuole dell’Infanzia e Primaria, ma c’è ancora molta incertezza. Alla gara indetta per affidare il servizio nessuno si è presentato, neanche la ditta che ha servito i pasti nelle scuole apriliane l’anno scorso, la Sodexo. Un bruttissimo segno che fa dilagare incertezza e preoccupazione. Le iscrizioni al servizio, con il conseguente pagamento delle rette, si dovrà fare tramite il portale dedicato oppure ci si può rivolgere direttamente all’ufficio mensa del Comune, in piazza dei Bersaglieri. I genitori dovranno presentare documento d’identità e Isee in corso di validità per poter vedersi completare l’accesso e l’importo mensile. Il 7 marzo scorso, quando la Giunta Principi era ancora in carica e nessuno immaginasse poi quanto accaduto con l’operazione Assedio di qualche mese dopo, l’amministrazione approvò le nuove tariffe per l’anno accademico 2024/2025. Con una delibera di Giunta si decise di stabilire il costo per pasto unitario in base all’Isee: fino a 5.500 euro per un figlio è stata stabilita una tariffa giornaliera di 1,54 euro, fino a 10.550 si pagano 3,08 euro, mentre fino ai 18.500 euro è prevista una tariffa di 3,85 euro. Se si ha un isee superiore ai 18.500 euro si pagherà – per un solo figlio – il massimo, ovvero 4,62 euro. Il costo unitario scende se si hanno due o più figli. Gli alunni non residenti pagheranno direttamente la tariffa di 4,62 euro, a prescindere dall’Isee che si ha.
Proprio oggi la dirigente del Terzo Settore ha inviato una circolare confermando che la refezione scolastica partirà il 9 ottobre. Ma con quale azienda? Probabilmente con la stessa dell’anno scorso, anche se non si conoscono le modalità e le motivazioni. La determina, infatti, per affidare l’incarico non è stata ancora pubblicata sull’Albo Pretorio.
