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Il Museo della Ceramica entra nella Rete Provinciale dei Musei. Sermoneta e Latina firmano il protocollo.

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Il Museo della Ceramica entra nella Rete Provinciale dei Musei. Sermoneta e Latina firmano il protocollo. L’evento è in programma per venerdì 11 Ottobre, presso la chiesa di San Michele Arcangelo, a Sermoneta. Alla firma del protocollo “Musei in rete” – iniziativa nata negli scorsi mesi tra diverse realtà museali pubbliche e private della provincia – ci saranno la sindaca di Sermoneta, Giuseppina Giovannoli, e la sindaca di Latina Matilde Celentano. Con l’’occasione si terrà un convegno dal titolo “Musei a Sermoneta: luoghi di identità e memoria”.

il Il Museo della Ceramica di Sermoneta

Interverranno anche il presidente del Consiglio delegato a cultura e turismo, Pierluigi Torelli, Vincenzo Scozzarella (direttore scientifico del Museo della storia della ceramica di Sermoneta che parlerà del ruolo dei musei come “luogo di confronto e di interazione delle identità culturali, produttive, economiche e sociali”, Guendalina Viani direttore del museo archeologico di Cori, Antonia Lo Rillo direttore dei musei civici di Latina e Fabrizio Di Sauro esperto dei musei dei Monti Lepini.

«È un piacere e un onore accogliere il sindaco Celentano a Sermoneta – dice il sindaco Giuseppina Giovannoli – questa firma rientra nelle iniziative di promozione che la nostra amministrazione ha messo in campo per far crescere l’attrattività dei nostri musei».

Peraltro il Museo della Storia della Ceramica di Sermoneta, collocato al piano terra di Palazzo Caetani, è stato da poco accreditato dalla Regione Lazio nell’Organizzazione Museale Regionale.

«Un passaggio fondamentale che consentirà all’amministrazione di richiedere finanziamenti pubblici per renderlo sempre più attrattivo e funzionale alla sua missione divulgativa», aggiunge il presidente Torelli.

Il museo della storia della ceramica è composto da tre sale nelle quali sono esposti reperti della produzione di ceramica artistica dalla Preistoria al Novecento toccando i centri italiani di maggior prestigio (Deruta, Viterbo, Faenza, Caltagirone) e parte dei corredi funerari provenienti dalla necropoli protostorica locale di Caracupa (Sermoneta Scalo).

«In questi anni abbiamo investito nella promozione di questa nostra eccellenza, abbiamo nominato per la prima volta il direttore scientifico, approvato la Carta dei Servizi e il regolamento e sono ormai conclusi i lavori di rifacimento del tetto, della facciata e il restyling dei locali interni di palazzo Caetani che dal 2004 ospita il museo, e che abbiamo iscritto nella rete delle Dimore storiche del Lazio», conclude il sindaco Giovannoli.

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