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Investita mentre aspetta il bus: donna trovata senza vita nella scarpata. Denunciato automobilista per omicidio stradale

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E’ stato denunciato per omicidio stradale ed omissione di soccorso, il cittadino statunitense di 42 anni, militare, che ieri all’alba ha investito e ucciso una donna di 63 anni di nazionalità romena che stava aspettando l’autobus sulla variante Appia. L’uomo poi è andato via a bordo di un’Audi TT, tamponando anche un’altra auto, una Fiat 500. I carabinieri sono intervenuti per ricostruire la dinamica dei fatti. Ieri durante un sopralluogo hanno ritrovato il cadavere della 63enne finito nella scarpata. Le auto sono state sequestrate. Verrà eseguita l’autopsia.

La nota dei carabinieri

Il 23 ottobre 2024, i Carabinieri della Stazione di Formia, collaborati dalla Sezione Radiomobile di

Scauri, al termine di attività investigativa, hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della

Repubblica presso il Tribunale di Cassino un 42enne statunitense, per omicidio stradale e omissione di

soccorso a seguito di incidente stradale.

L’uomo, per cause tuttora in corso di accertamento, nelle prime ore del mattino di ieri, lungo la strada

statale 7 var. – km 1+400, alla guida della propria autovettura Audi TT, avrebbe investito, causandone

la morte, una donna 63enne di nazionalità rumena, impattando, inoltre, contro un’altra autovettura (Fiat

500), condotta da una donna 46enne di Minturno (LT).

Nella circostanza il conducente dell’autovettura, secondo una prima ricostruzione della dinamica,

avrebbe omesso di soccorrere la donna, il cui cadavere è stato poi rinvenuto in un fondo adiacente la

sede stradale.

A seguito dell’impatto l’indagato ha riportato lievi lesioni.

Le autovetture sono state sottoposte a sequestro penale ed affidate ad una locale depositeria giudiziaria,

mentre la salma della donna è stata trasportata presso l’obitorio dell’Ospedale di Cassino per i

successivi esami necroscopici, così come disposto dall’A.G.

Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli

indagati vige il principio di presunzione di innocenza

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