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Pestaggio e minacce mafiose ad un 18enne: scatta un ordine di custodia cautelare in carcere per un 20enne di Latina; appartiene ad una nota famiglia criminale.

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Pestaggio e minacce mafiose in danni di un 18enne: questa mattina è scattato un ordine di custodia cautelare in carcere per un 20enne di Latina appartenente ad una nota famiglia criminale che opera in città. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e  Radiomobile su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Il 20enne, responsabile anche di aver violato la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, deve rispondere dei reati di lesioni personali e di minacce aggravate dal metodo mafioso.

I fatti risalgono allo scorso mese di Settembre: il sorvegliato speciale, che aveva prima importunato alcune ragazze che erano in compagnia della vittima, si sarebbe avvicinato al giovane e lo avrebbe afferrato per il collo, fino a fargli perdere i sensi. Dopo averlo scaraventato a terra, lo avrebbe picchiato violentemente, colpendolo al capo, al torace e agli arti, provocandogli gravi lesioni e lasciandolo tramortito a terra. Infine, lo avrebbe infine minacciato di ulteriori ripercussioni in caso avesse sporto denuncia.

“Gli accertamenti dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, sotto la direzione della Procura distrettuale, – spiegano dal Comando Provinciale – hanno permesso di definire compiutamente l’aggressione, ricostruendo come il sorvegliato speciale, che aveva dapprima importunato alcune ragazze che erano in compagnia della vittima, si sarebbe avvicinato al giovane, col pretesto di volergli parlare, lo avrebbe afferrato per il collo fino a fargli perdere i sensi. Dopo averlo scaraventato a terra, lo avrebbe picchiato violentemente, colpendolo al capo, al torace e agli arti, provocandogli gravi lesioni, lasciandolo tramortito a terra. Prima di allontanarsi dal luogo degli eventi lo avrebbe infine minacciato di ulteriori ripercussioni in caso avesse sporto denuncia, sfruttando il potere intimidatorio derivante dalla sua appartenenza a una nota famiglia mafiosa locale”.

“L’attenzione del Comando Compagnia Carabinieri di Latina – si legge ancora nella nota – rimane alta e costante sull’intero territorio di competenza al fine di fornire una risposta concreta ed incisiva, in aderenza alle legittime pretese di ordine e sicurezza pubblica avanzate dai cittadini. Continueranno con assiduità i servizi di prevenzione e contrasto svolti dall’Arma dei Carabinieri, affiancando alla capillare perlustrazione del territorio una continua e costante attività info-investigativa, contattando commercianti e cittadini al fine di acquisire quante più notizie utili per prevenire il ripetersi dei reati ed assicurare alla giustizia gli autori di quelli già perpetrati, è difatti fondamentale la collaborazione di tutti, non solo degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto della cittadinanza la quale è invitata a segnalare al Numero Unico di Emergenza 112 qualsiasi situazione dubbia di cui venga a conoscenza. Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza.

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