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Minacciarono il titolare di un negozio di kebab a Latina e danneggiarono il locale: la Squadra Mobile denuncia 3 giovani.

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Minacciarono il titolare di un negozio di kebab a Latina, lo scorso 7 ottobre, che si era rifiutato di vendere loro degli alcolici, e due giorni dopo – due di loro – tornarono sul posto e gli danneggiarono anche in locale; armati di un martello e di una spranga di ferro mandarono in frantumi il vetro del banco alimentare. Gli agenti della Squadra Mobile hanno identificato e denunciato a piede libero i presunti responsabili che, presto, potrebbero essere sottoposti anche a misure di prevenzione personali. Si tratta di 3 giovani di Latina di 17, 26 e 29 anni: devono rispondere di minacce e danneggiamento.

“La di Latina, questa mattina, in esecuzione di decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica, – si legge nella nota della Questura – ha proceduto nei confronti di tre giovani latinensi,  individuati quali presunti autori di minacce e danneggiamenti consumati in danno del titolare di un Kebab sito nel capoluogo pontino.

In particolare i giovani, classi 1995, 1998 e 2007 sono indiziati di avere insultato, lo scorso 7 ottobre, il titolare dell’esercizio,  reo di avere impedito loro la consumazione di alcuni alcolici; In quell’occasione  i giovani  avevano dapprima  reagito al rifiuto con  insulti; in seguito avevano scagliato due bottiglie contro il finestrino dell’auto dell’esercente che, nel frattempo aveva tentato di allontanarsi dal locale con i propri collaboratori ed era stato inseguito per le vie cittadine dai responsabili;   un inseguimento che si era interrotto unicamente con  l’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Dopo quell’episodio, il 9 ottobre scorso,  due giovani erano ritornati presso l’esercizio, questa volta, impugnando un martello ed un’asta metallica,  utilizzata dagli stessi per infrangere il vetro del banco degli alimentari.

I presunti responsabili sono stati quindi deferiti all’Autorità giudiziaria e gli atti sono al vaglio, ora, anche della Divisione Anticrimine della Questura, per valutare l’eventuale avvio del procedimento volto  all’irrogazione di eventuali misure di prevenzione personali”.

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