Inchiesta sul decesso del 28enne di Frascati Gianmarco Pozzi, avvenuto il 9 agosto del 2020 sull’isola di Ponza: la Procura di Latina chiede l’archiviazione del caso. Nelle scorse ore, i Carabinieri della Compagnia di Formia hanno notificato gli avvisi di “conclusione delle indagini” a sette persone coinvolte nella vicenda e indagate, a vario titolo, di traffico di sostanze stupefacenti, calunnia, rifiuto di sottoporsi ad accertamenti psicofisici connessi all’uso di droga, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Proprio indagando sulla misteriosa morte del 28enne, trovato senza vita in un dirupo, venne appurata l’esistenza sull’isola di un fiorente traffico di droga gestito dagli indagati. Gianmarco Pozzi, campione di kickboxing, lavorava nel servizio di sicurezza di due locali dell’isola di Ponza.
“Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Cassino – si legge nella nota del Comando Provinciale di Latina – ha delegato ai militari della Compagnia Carabinieri di Formia, la notifica dell’Avviso di Conclusione delle Indagini nei confronti di sette persone in relazione ai reati di traffico di sostanze stupefacenti in concorso, calunnia, rifiuto di sottoporsi ad accertamenti psicofisici connessi all’uso di sostanze stupefacenti durante la guida di autoveicoli, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.
Gli accertamenti sono scaturiti nell’ambito delle indagini sul decesso di Gianmarco Pozzi avvenuto sull’isola di Ponza il 9 agosto 2020 e per il quale, la stessa Procura della Repubblica ha avanzato oggi all’Ufficio GIP motivata richiesta di archiviazione in ordine alle indagini sul suo decesso.
Le stesse indagini, hanno consentito di appurare l’esistenza sull’isola di un fiorente traffico di sostanze stupefacenti gestito tra gli altri, dagli indagati tra giugno e novembre 2023, ed anche di documentare che uno di essi, un 47enne ponzese, avrebbe attribuito falsamente la responsabilità del decesso di Gianmarco Pozzi a due militari dell’Arma in servizio sull’isola”.