Avrebbero commesso cinque rapine nel giro di appena due mesi tra Aprilia, Anzio e Nettuno: due giovani apriliani, entrambi 33enni e con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, sono stati messi in manette dalla Polizia Stradale del distaccamento di Aprilia in esecuzione di una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Latina Tra maggio e giugno di quest’anno avrebbero rapinato il Bar dell’area di servizio “Fiamma 2000” ed il distributore Ip, entrambi sulla Pontina, a Campoverde, il bar dell’area di Servizio Smaf sulla Nettunense, ad Anzio, ed anche la pizzeria “Sampei” di Nettuno. Entrambi gli arrestati devono rispondere del reato di rapina aggravata e ricettazione.
“La Polizia di Stato di Latina, nel pomeriggio di ieri 11.11.2024, ha arrestato i due cittadini italiani, destinatari della misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Latina, gravemente indiziati per rapine aggravate e ricettazione, commesse fra maggio e giugno di quest’anno, in danno a diversi esercizi commerciali.
L’attività investigativa, condotta dal personale del Distaccamento Polizia Stradale di Aprilia, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, – si legge nella nota della Questura – ha permesso di far luce su 5 rapine accadute nel territorio di Aprilia, Anzio e Nettuno. In particolare i due uomini, con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, M.A. e D. F. entrambi del ’91, residenti ad Aprilia e legati da vincoli di amicizia, sono gravemente indiziati di aver commesso rapine in danno del Bar dell’area di servizio Fiamma 2000, Distributore carburanti IP entrambi siti sulla SS. 148 Pontina località Campoverde di Aprilia, del Bar dell’area di Servizio Smaf sito sulla via Nettunense loc. Anzio e della pizzeria Sampei di Nettuno.
Simile la dinamica: i rapinatori agivano con violenza e determinazione, mentre uno dei due attendeva in auto o sullo scooter (veicoli sempre provento di furto) il suo complice travisato entrava negli esercizi commerciali dove, dopo aver minacciato, per lo più con l’uso di una pistola, altre volte con fucile o un coltello, si impossessava dei soldi contenuti nei registratori di cassa o dei “Gratta e Vinci” per poi darsi alla fuga.
Le indagini svolte hanno permesso di ricostruire quanto accaduto a seguito delle denunce delle vittime, circostanziando ed approfondendo tutti gli elementi raccolti con numerosi riscontri oggettivi, tra cui immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza privati e comunali, che hanno permesso la puntuale ricostruzione dei percorsi dei veicoli utilizzati dai due soggetti per i colpi.
La profonda conoscenza del territorio e soprattutto dei soggetti che potevano aver agito in tale contesto, – conclude la Questura – ha consentito in brevissimo tempo di identificare i presunti autori, segnalandoli alla locale Procura della Repubblica che ha richiesto al Tribunale i provvedimenti cautelari restrittivi”.