Decine di aziende vinicole e delle acque minerali tra il 2022 e il 2023 hanno ricevuto email provenienti da account anonimi e schermati da server all’estero con gravissime minacce: pagate o avveleno il vino e l’acqua. Con riferimento al tallio o al cianuro. Per non farlo l’hacker chiedeva tra i 20 e i 200 mila euro in cryptivalute. Tentativi di estorsione perché nessuno ha mai pagato. Tra le aziende prese di mira la Ferrarelle, la cantina di Bruno Vespa ma anche la cantina Casale del Giglio di Le Ferriere ad Aprilia.
Dopo la denuncia dell’imprenditore che opera a Latina, sono cominciate le indagini dei carabinieri coordinate dalla procura della Repubblica.
Un uomo di 48 anni è stato identificato ed ora è a processo: è stato già rinviato a giudizio dal giudice Cario. Prima udienza il 9 dicembre.