La questione parcheggi a pagamento è da tempo cruciale ad Aprilia. Ora sull’argomento interviene il 5Stelle Andrea Ragusa che annuncia: “tariffe e stalli aumenteranno e non di poco”.
Di seguito la nota di Andrea Ragusa
Tecnicamente viene definita messa al reddito dei parcheggi a pagamento e consiste nell’affidamento della gestione degli stalli a pagamento, attualmente gestiti dall’ASAM, ad un privato.
Già, perché l’attuale Commissario prefettizio che ha ereditato dall’amministrazione Principi, che a sua volta l’aveva ereditata da Terra, l’idea di esternalizzare i servizi e rilevanza economica dell’ASAM, ha deciso di continuare su quella linea; e cioè, di affidare ad un soggetto esterno la gestione degli stalli blu.
Ma perché questa scelta di esternalizzarne la gestione, ora gestita in house dall’ASAM?
Perché l’attuale gestione sarebbe in perdita in quanto le spese ammontanti a 300.000,00 € (230.000,00 € per stipendi del personale e 70.000,00 € per l’affitto dei parcometri) sarebbero superiori alle entrate, 90.000,00 €.
Questi conti, però, non tornerebbero perché le sei persone dell’ASAM addette al settore parcheggi costerebbero 230.000,00 € l’anno, cioè 19.100 € al mese, cioè 3.200 € al mese a testa e con quello stipendio, verrebbe da dire, chiunque andrebbe a fare l’ausiliario del traffico. Peccato che il loro stipendio netto si aggira sui 1200 € al mese che al lordo sarebbe comunque lontano dai quei 3.200 € calcolati.
Per quanto riguarda l’affitto dei parcometri probabilmente, se le precedenti amministrazioni fossero state lungimiranti e li avessero acquistati, invece di affittarli, probabilmente li avremmo già pagati e pagati meno.
In ultimo, nei calcoli di cui sopra, forse l’amministrazione non ha tenuto conto che ad abbattere i costi contribuiscono anche i proventi derivanti dalle contravvenzioni elevate dagli ausiliari che l’anno scorso hanno fatto incassare al Comune più di 100.000 € (quegli incassi per l’articolo 208 del Codice della strada sono vincolati e non vanno all’ASAM) e che tale cifra potrebbe aumentare nel caso il Sindaco (o del Commissario, nel nostro caso) conferisse agli ausiliari le funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nelle aree oggetto dell’affidamento per la sosta regolamentata o a pagamento.
In pratica, la massima autorità cittadina, ai sensi dell’art. 12-bis del Codice della strada, può dare agli ausiliari la possibilità di sanzionare chi lascia il proprio veicolo in divieto di sosta o in prossimità di un’intersezione stradale, rendendo più sicure le strade della città e contribuendo a garantire una maggiore fluidità del traffico, che la Polizia Locale, stante la costante carenza di personale, non sempre riesce a fare sia per la vastità del territorio comunale sia per il numero esiguo di agenti di cui dispone (con l’attuale numero di abitanti sarebbero previsti 186 agenti, ma ne abbiamo all’incirca 40).
Tornando all’esternalizzazione del servizio, perché sarebbe in perdita, verrebbe da chiedersi a questo punto perché ad un privato converrebbe gestirlo e chi sono i responsabili di questa opinabile gestione che avrebbe portato in perdita il settore.
Semplice, perché la tariffa oraria della sosta a pagamento verrebbe portata a 1,00 € l’ora, contro gli attuali 0,70 € l’ora, e gli stalli a pagamento verrebbero aumentati a 2.000 contro gli attuali 700. Quindi, perché questa soluzione non poteva essere attuata mantenendo l’attuale gestione in seno all’ASAM, con una gestione un po’ più attenta?
Inoltre, mi chiedo se è stato fatto uno studio o interpellati i rappresentanti dei commercianti in merito alla eventuale penalizzazione che l’aumento degli stalli a pagamento e della tariffa oraria potrebbero avere sulle loro attività.
Sicuramente il servizio così com’è non è ben gestito, ma la soluzione potrebbe non essere l’esternalizzazione (suggerita dal MEF solo perché in perdita, ma non obbligatoria se si riportasse in attivo), che malgrado le garanzie date di salvaguardare i livelli occupazionali vedrebbe transitare i 6 addetti al settore, anche appartenenti a categorie protette, ad una Società privata con il rischio di perdere il proprio posto di lavoro.
Sempre in tema di sosta a pagamento, mi chiedo anche quali valutazioni siano state fatte in merito alla gestione dei parcheggi delle stazioni ferroviarie e della sicurezza delle autovetture lasciate in sosta, spesso depredate, con incursioni periodiche, da persone senza timore.
Se prendiamo in esame il parcheggio della stazione di Campoleone, notiamo che l’occupazione dei circa 700 stalli di sosta a pagamento è inferiore al 30% e questo va ad influire sulle entrate dell’intero settore. I parcheggi delle stazioni sono snodi cruciali per la circolazione, incentivano l’utilizzo del treno favorendo al contempo sia lo snellimento del traffico che la riduzione delle emissioni delle auto in atmosfera, ma essendo diventati posti poco sicuri dove lasciare la propria auto senza che venga presa di mira dai ladri di auto, o di parti di esse, questi vengono disertati generando un danno sia economico per le entrate delle casse comunali dovuto all’assenza di auto nei parcheggi a pagamento (quelli non a pagamento nelle stazioni sono in numero molto esiguo) sia per l’ambiente.
Quindi mi chiedo se sia stato valutato di istituire un presidio permanente di verifica del titolo di pagamento della sosta all’ingresso della stazione di Campoleone per garantire oltre che tutti i fruitori del parcheggio paghino quanto previsto, anche un controllo sul viavai di persone e mezzi che fungerebbe da deterrente contro i razziatori di autovetture e da incentivo ad aumentare le percentuali di riempimento degli stalli e il conseguente introito per le casse comunali.
In conclusione una piccola nota polemica nei confronti della politica locale, la proposta di esternalizzazione dei parcheggi, fatta nel 2016 dall’amministrazione Terra, fu criticata sia dall’opposizione di centro destra che da una parte sua stessa maggioranza, ed infine bocciata (ricordo ancora le aspre critiche al progetto da parte del responsabile economia della Lega). Nel 2024, la stessa proposta fu avanzata dall’amministrazione Principi e bocciata da quella opposizione che nel 2016 la voleva a tutti i costi, Terra in testa, ed approvata dalla maggioranza che nel 2016, come opposizione, l’aveva osteggiata in tutti i modi; coerenza e opportunità politica sembra che in questa città non sempre vadano d’accordo.