La Virtus Basket Aprilia impegnata nel progetto “scuola gioco-sport”. Si tratta di un percorso scolastico che prevede la percezione del corpo, da parte del bambino, attraverso il movimento. Il progetto è già stato accolto dalla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”.
Il gioco-sport che viene effettuato nelle scuole, “non è la pura semplificazione del basket, non tende ad una specializzazione, non porta a selezione e non contiene un agonismo esasperato”.
“Il gioco –sport viene presentato al bambino come mezzo per percepire il proprio corpo, esprimere il movimento e come comunicare attraverso di esso. Lo educa, nelle proprie capacità motorie-precettive a conoscere i fondamentali e risolvere i piccoli problemi attraverso il gioco. Sviluppare quindi tutti quei requisiti e capacità, sostenendo ed accompagnando la crescita di ciascun bambino.
Il progetto interdisciplinare del gioco-sport nelle scuole, ricercato, voluto e sostenuto anche dalle stesse insegnanti, ha trovato nella nostra società sportiva – spiega la Virtus Aprilia – una guida tecnica ed educativa. La scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli, nella figura della responsabile Paola Cortelletti ha accolto a braccia aperte questo nostro progetto: “Ci voleva. Riteniamo che lo sport in questa fase della crescita sia importante ai fini scolastici e disciplinari, ed inoltre, poterlo adempiere con persone qualificate è senza dubbio un grande passo avanti. Abbiamo appoggiato questa iniziativa perché si sono andate a creare una serie di esigenze corrispondenti proprio alla fascia d’età dei bambini e la Virtus Basket Aprilia è stata in grado di dare vita ad un progetto esclusivo, fatto su misura per loro. Inoltre, attraverso il movimento e quindi durante la fase motoria, è possibile individuare alcune patologie ad esempio la dislessia.
Nell’ora in cui si fa attività motoria noi maestre cerchiamo di essere il più possibile attente alle modalità di gioco, inserendoci in un vero e proprio contesto di formazione. Un’attività questa che consideriamo essere propedeutica alla scrittura e da cui troviamo ispirazione dal Metodo Venturelli: ossia il movimento del corpo per andare a trattare successivamente l’insegnamento delle lettere e quindi della scrittura, soprattutto in corsivo e dei numeri”.
La dislessia si manifesta sotto diverse forme tra cui quella motoria: “E’ possibile intercettare – ci spiega la responsabile – questa problematica nel bambino prima della scuola elementare attraverso il movimento fisico in uno spazio grande. Quest’ultima soluzione ci consente poi di trasformare e traslare quella capacità acquisita ed interiorizzata dal bambino in un spazio più piccolo, ossia il foglio di quaderno. Ma il movimento della sua totalità aiuta anche coloro che non hanno patologie di questo genere.”
I bambini di 3, 4 e 5 anni svolgono diversi giochi in palestra che riguardano tutti quei concetti motori di base: il tempo e lo spazio; e la coordinazione oculo-manuale attraverso la palla. I giochi realizzati dai due nostri istruttori Dario Dessì e Marco Milani, coinvolgono attraverso la voce ed il movimento i bambini che imparano ad ascoltare, comprendere e condividere.
Nel nostro progetto è entrato a far parte da pochissimi giorni anche la scuola dell’infanzia Arcobaleno, dell’IC. Antonio Gramsci. I bambini hanno partecipato allegramente alle lezioni di gioco all’interno della struttura, appassionando anche le stesse maestre: “La Virtus Basket Aprilia – ci spiega la responsabile Caterina – forma i propri istruttori che, in un contesto più scolastico e disciplinare, diventano un valore aggiunto per la nostra struttura. Il gioco-sport per il bambino è fondamentale per la personale crescita psico-fisica e grazie a questa iniziativa, noi insegnanti, siamo in grado di cogliere (se ci sono) delle difficoltà cognitive. Concludo dicendo che i bambini al giorno d’oggi fanno poco movimento e proprio prendendo spunto da questo che invito i genitori ad autorizzare i propri figli a partecipare anche il prossimo anno a questo straordinario progetto, che avvicina gli stessi allo sport e magari ad appassionarsi a qualche disciplina”.