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Direttiva Bolkestein, il Comune di Aprilia revoca il bando per il commercio ambulante

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L’Amministrazione Comunale, con deliberazione di Giunta n. 34 del 3 febbraio 2017, ha revocato il bando pubblico per l’assegnazione delle concessioni in scadenza dei posteggi per il commercio su aree pubbliche presso i mercati settimanali, il mercato giornaliero e i posteggi situati nell’area antistante il cimitero.

L’atto deliberativo è scaturito quale presa d’atto del Decreto Legislativo n. 244 del 30 dicembre 2016 (“Decreto Milleproroghe”), il quale dispone che “al fine di allineare le scadenze delle concessioni per commercio su aree pubbliche garantendo omogeneità di gestione delle procedure di assegnazione, nel rispetto dei principi di tutela della concorrenza, il termine delle concessioni in essere […] è prorogato al 31 dicembre 2018”.

Per la scelta del Comune di Aprilia arriva il plauso di Confimprese Italia, tramite il presidente e segretario generale, Antonio Di Ciaccio e Marrigo Rosato.

“Erano complessivamente interessati ai Bandi ben 343 concessioni di posteggio nei mercati settimanali del sabato e del martedi, del mercato giornaliero di Via Aranci e dei chioschi esterni al cimitero. – Spiega Confimprese – Dunque gli operatori ambulanti e produttori agricoli di questi mercati potranno tirare un respiro di sollievo per la decisione sensata e responsabile del Comue di Aprilia che si è uniformato alla volontà del Governo, che intende dare due anni di tempo alle Istituzioni ed alla politica per la fuoriuscita definitiva degli ambulanti dalla Direttiva Bolkestein.

La Associazione Imprese Oggi desidera ringraziare l’Assessore Vittorio Marchitti con la quale ha interloquito più volte sull’argomento dimostrando sensibilità ed ascolto alle problematiche sollevate circa il rischio che gli operatori ambulanti e produttori avrebbero corso con l’entrata in vigore della Direttiva Bolkestein a seguito della quale avrebbero ottenuto il rilascio delle concessioni per SOLI 10 ANNI.

Ci auguriamo che anche i Comuni di Cisterna di Latina, Sabaudia, Pontinia, Itri e Sezze seguano gli esempi di Aprilia e Monte S. Biagio e revochino i Bandi della Direttiva Bolkestein poiché contrastano con le disposizioni del Governo e della Autorità Garante della Concorrenza”.

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