Sabato 15 aprile alle 17.00, presso la Sala Conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori, verrà presentato il libro di Lilliana Ferro “…Lo qual dovea Penelopé far lieta…”, un viaggio tra letteratura, arte, storia, mitologia e sogni alla scoperta della moglie di Ulisse, partendo dalle parole di Dante nel XXVI Canto dell’Inferno.
Relatori dell’incontro saranno: il dott. Ignazio Vitelli, medico e appassionato di letteratura classica; la prof.ssa Secondina Marafini, docente di lettere e autrice; Arianna Arista Elisewin, antropologa e filosofa, impegnata in Arteterapia e Teatro del Movimento, che reciterà alcune parti del volume pubblicato da Herald Editore e dal quale sono state tratte una sceneggiatura e una riduzione teatrale.
A quale amore pensa Dante quando nel XXVI canto dell’Inferno dice “… Lo qual dovea Penelopé far lieta …”? Perché quando sembra che tutto sia tornato nell’ordine nella sua casa, Penelope non vuole riconoscere Odisseo? Da questi interrogativi si è mossa una minuziosa ricerca sul testo omerico, che ha permesso di illuminare, attraverso la ritessitura dei versi del poema che ne costituiscono l’anima, la dimensione che Omero dà a questo personaggio e che va ben oltre il mito della moglie perfetta, restituendole persino il suo nome autentico: Penelopeia.
E sulla rilettura dei miti omerici, così come il poeta li ha definiti nella sua opera e come la cultura li ha deformati nel tempo, si articola l’azione scenica che dal racconto prende vita.
La prima edizione del libro è stata insignita di vari riconoscimenti: il Premio J. Prevert per la narrativa 2001; il Premio di scrittura femminile sezione narrativa “Il paese delle donne” 2002; il Diploma al Merito al Premio Nazionale “Histonium” 2002. Lilliana Ferro è nata a Trapani nel 1937, ha insegnato per 38 anni italiano e storia negli istituti superiori, ha pubblicato diversi libri ed è Socia Fondatrice del Centro Donna Lilith di Latina, città dove vive.