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Arsenico nell’acqua: il Comune di Nettuno chiede una terza autobotte per bar e ristoranti.

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da ormai due giorni è stato fatto divieto nei Comuni di Aprilia, Latina, Nettuno e in alcune zone di Cisterna, di fare uso del’acqua del rubinetto per bere e cucinare. Le amministrazioni comunali, in pieno week end di ferragosto, dopo l’incendio che ha interessato l’acquedotto Carano-Giannottola, hanno tamponato l’emergenza emettendo delle ordinanze, in attesa che la Asl renda noti i risultati di nuove analisi. La società Acqualatina ha messo a disposizione delle autobotti a quanto pare, però, non sufficienti al fabbisogno della cittadinanza. Questo pomeriggio, il Comune di Nettuno – con una nota – ha fatto sapere di aver richiesto alla società che gestisce il servizio idrico la disponibilità di una terza autobotte per garantire il rifornimento ai bar e ai ristoratori della città.

L’Amministrazione Comunale di Nettuno ricorda, inoltre, alla cittadinanza che in caso di assenza delle due autocisterne già a disposizione (collocate in via della Liberazione ed in via Scipione Borghese) ciò è dovuto esclusivamente al tempo tecnico di rifornimento.

Il tempo necessario a nuovi approvvigionamenti – spiega l’Ente – è calcolato da Acqualatina in 2 ore circa. E’ stato chiesto alla Società di poter disporre di un cronoprogramma di massima per le due autocisterne attualmente impiegate così da segnalare ai cittadini quando si allontanano per il rifornimento con apposita informativa in loco”.

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