Valori sopra i limiti dell’arsenico nell’acqua: con una nota il Comune di Latina conferma il divieto d’uso potabile dell’acqua nelle zone della città servite dalla centrale di Carano-Giannottola, dove da ormai una settimana, a causa di un incendio, è fuori uso l’impianto di dearsenizzazione. “Resta il vigore l’ordinanza emessa e firmata dal Vicesindaco Briganti – sottolinea il Comune – e che riguarda le zone dei Borghi Montello, Bainsizza, Santa Maria, Sabotino e nelle località Foce Verde e Le Ferriere.
“Vista la nota nr. 16862 dell’ASL di Latina sui controlli effettuati nella rete idrica a seguito del danneggiamento dell’impianto di dearsenificazione del Campo Pozzi di Carano-Giannottola da cui risulta che la concentrazione dell’arsenico continua ad essere, seppure leggermente, al di sopra dei limiti previsti e in attesa della riattivazione da parte di Acqualatina dell’impianto danneggiato, – scrive il Comune di Aprilia – è confermata l’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal Vicesindaco Maria Paola Briganti in merito al divieto di utilizzo dell’acqua per il consumo umano nelle zone di Latina servite dalla centrale”.
“Si ricorda – scrive ancora il Comune – che il provvedimento prevede il divieto d’uso per la preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua sia un ingrediente significativo, o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati o sia utilizzata per la cottura; il divieto di impiego da parte delle imprese alimentari; il divieto d’uso per pratiche di igiene personale che comportino l’ingestione anche limitata di acqua come il lavaggio dei denti e del cavo orale”.