fbpx
HomeArchivio Spettacolo e CulturaLatina - Doppio concerto questo venerdì al Museo di via Carrara

Latina – Doppio concerto questo venerdì al Museo di via Carrara

Articolo Pubblicato il :

Il Circolo Hamingway di Latina organizza un doppio concerto questo venerdì 22 dicembre con la collaborazione del Madxi. Alle 21.30 presso il museo d’arte contemporanea di via Carrara a Tor Tre Ponti si esibiranno Massimiliano Cerioni e Antonio Mastrogiacomo.

Massimiliano Cerioni (Pomezia/Roma 1986). Compositore, performer di arte sonora, sound engineer. Compie gli studi in musica elettronica presso il conservatorio A. Casella di L’Aquila sotto la guida del m° Michelangelo Lupone. Come autore è presente pubblicamente dal 2008 con diverse opere – musica elettroacustica e strumentale, performance di arte sonora, musica per danza e per video – le quali sono state eseguite in Italia e all’estero in diversi concerti, festival e competizioni. Dal 2008 al 2015 fa esperienza come assistente tecnico e ricercatore lavorando per società come Agorà Srl e importanti istituzioni come CRM di Roma, INA-GRM di Parigi e GMEM di Marsiglia. Oggi è fonico di sincronizzazione freelance per CDS Srl. Dal 2013 intraprende la didattica delle tecnologie musicali nelle scuole superiori romane insegnando presso il liceo Gullace; attualmente è docente presso l’ITIS Fermi e tiene corsi di sound design e informatica musicale per Kent Industries, studio di Latina con cui collabora attivamente dal 2017. Nel 2014 si esibisce nei concerti dell’ICMC tenutasi ad Atene. Nel 2015 è I classificato al Premio Nazionale delle Arti Claudio Abbado per la categoria “composizioni musicali elettroacustiche”, con il brano “Oltre il carico di rottura dell’anima” (2013). Scrive su commissione del Centro Ricerche Musicali di Roma due opere per musica e danza: ScontrINcontri nel 2014 – duetto coreografato da Valerio De Vita e II classificato al Premio Roma Danza 2015 – e Molten Kinematics nel 2016 – su cui il breaker Niels Storm Robitzky improvvisa assieme alla danzatrice Antonella Abbate. Nel 2016 inizia a lavorare con il regista e videomaker Andrea Alessi. Esegue performance al didgeridoo e al Metastring, monocordo elettroacustico aumentato progettato da lui stesso, presentato per la prima volta a settembre 2017 con la performance Satori presso il centro Tempo Reale a Firenze, poi presso la Maker Faire Rome nel dicembre dello stesso anno. Nell’ambito della ricerca tecnica è attivo su diversi fronti: liuteria extra-ordinaria, sviluppo di algoritmi per l’elaborazione numerica del segnale, spazializzazione del suono e sintesi per modelli fisici.

Presenta “Metastrings”
Metastring è un monocordo elettroacustico espanso progettato da Massimiliano Cerioni, presentato per la prima volta a settembre 2017 con la performance Satori presso il centro Tempo Reale a Firenze, poi presso la Maker Faire Rome nel dicembre dello stesso anno. L’invenzione – presente in più versioni risultanti da un iter di ricerca che ha coinvolto diversi collaboratori – mette in risalto la ricchezza e la versatilità timbrica della corda di pianoforte coniugando la sua vibrazione con approcci esecutivi provenienti da campi altri della musica: la prassi di condizionamento del suono trasdotto propria della chitarra elettrica, la collezione di strumenti eterogenei atti all’eccitamento del corpo vibrante tipica della tecnica del percussionista, e infine l’aumentazione attraverso l’elaborazione del segnale proveniente dai linguaggi del live-electronics e della musica elettroacustica, ambiti di provenienza dell’autore stesso. Ne risulta un meta-strumento, che trascende la melodia
poiché tende al polifonico a dispetto della sua meccanica monofonica, e che promuove una prassi tecnico-strumentale meno rigorosa e specialistica rispetto agli strumenti altri, in
favore di una visione del suono stratificata più legata alla composizione che non all’esecuzione. Secondo quest’ottica ad essere sorgente di suono non è più lo strumento in
sé, ma il quartetto “eccitatore-corpo vibrante-trasduttore-processore”, adottato secondo un’architettura in cui gli attori tutti si influenzano vicendevolmente. In questo concerto l’autore eseguirà un’improvvisazione inedita per Metastring, seguita da
un ascolto acusmatico e infine dalla performance “Satori”.
https://www.facebook.com/MassimilianoCerioniMusic/

Antonio Mastrogiacomo
Antonio Mastrogiacomo è uno studente indipendente di vario corso. Dopo aver conseguito la laurea triennale in lettere classiche e magistrale in scienze filosofiche presso la Federico II e il diploma v.o. in sassofono presso il Conservatorio Nicola Sala di Benevento, studia musica elettronica presso il San Pietro a Majella di Napoli e didattica dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Perfezionatosi in teoria critica della società alla Bicocca di Milano, sviluppa la sua ricerca attraverso la pratica del montaggio (come nel disco ‘Suonerie’ presente nel catalogo dell’etichetta Setola di Maiale). Redattore per diverse testate (napolimonitor, artapartofculture, PASSPARnous), è autore di saggi, contributi critici e storici su riviste, libri e cataloghi. Dal 2017 cura la rivista d.a.t [divulgazioneaudiotestuale] per la Edipsy.

Presenta:
“Le suonerie non sono state ancora riconosciute come una forma legittima di creatività musicale indipendente, e forse non lo saranno mai.” (D. Byrne).

E’ da poco disponibile “Suonerie”, (Setola di maiale, 2017), primo disco di Antonio Mastrogiacomo, che assembla centinaia di suonerie, recuperate dal web, dopo averle sottoposte a personali rielaborazioni.

Dalle note di copertina: “26 tracce di suono fissato ottenute modificando, ridisponendo, tagliando ed editando 726 suonerie. 26 tracce – come le lettere dell’alfabeto – ricostruiscono il materiale audio ricavato dal web. Ho reimpiegato le suonerie in quanto materiale che mostra una certa natura e storia della musica elettronica. Si tratta di un’opera aperta, in quanto ogni materiale può essere, da un lato ridisposto in maniera diversa, dall’altro non esaurisce la collezione di suonerie esistenti. Come un oggetto che si posiziona, vi propongo questo lavoro sull’inconscio acustico.”

Un progetto ironico che si emancipa da accademismi, caratterizzato dalla forma di cut up sonoro in una dimensione Low Fi. Il lavoro mira ad indagare l’inconscio acustico e la fruibilità della musica. Grazie alla sua versatilità la musica può essere concepita come un oggetto concreto: un’immagine dialettica come un quadro che ha una posizione nello spazio.
Il valore più importante di questa composizione è la riflessione e lo stimolo che propone riguardo il panorama sonoro quotidiano in cui siamo immersi.
https://20temporanea14.wordpress.com/
http://www.setoladimaiale.net/catalogue/view/SM3400

 

 

Per Info: 3933364694

 

spot_img
ARTICOLI CORRELATI

NOTIZIE PIù LETTE