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Legambiente premia 83 “Comuni Ricicloni” del Lazio, 11 in provincia di Latina…ed Aprilia non c’è.

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“Comuni Ricicloni”: in 4 anni aumentano da 9 ad 83 i comuni del Lazio con oltre il 65% di differenziata e diminuisce la produzione di rifiuti di oltre 135mila tonnellate annue. Oggi si è svolto a Roma il primo EcoForum dei Rifiuti del Lazio che Legambiente ha organizzato con il contributo della Regione e durante il quale è stato pubblicato il dossier rifiuti. 83 i Comuni Ricicloni premiati da Legambiente nel Lazio: sul podio Rocca D’Arce, in provincia di Frosinone, con l’82,20% di differenziata. 30 i Comuni premiati in provincia di Roma, tra cui le città castellane di Ariccia (con il 68% di differenziata) e Genzano (con il 66%). 10 i comuni ricicloni in provincia di Latina, con Norma in testa che raggiunge oltre il 78% di differenziata; seguono Rocca Massima, Campodimele, Terracina, Sabaudia, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Formia ed Itri. Anche quest’anno non figura la città di Aprilia, nonostante la raccolta differenziata sia stata avviata ormai da tempo su tutto il territorio comunale.

“Nel 2013, anno di chiusura di Malagrotta, – spiega Legambiente – erano appena nove i Comuni ad aver raggiunto il traguardo del 65% di differenziata, ora sono 83 i Comuni Ricicloni premiati da Legambiente nel Lazio; di questi sono 71 i Comuni con gestione autonoma e 2 le unioni di Comuni che gestiscono la raccolta di 12 Comuni. In questi 4 anni, poi, i rifiuti prodotti sono scesi di 135.809 tonnellate su base annua, oltre 25 kg in meno per ogni abitante.

I Comuni Ricicloni sul podio sono Rocca D’Arce (Frosinone) 82,20%, Sant’Ambrogio sul Garigliano 81,73% (Frosinone), e Castelnuovo di Porto 81,19% (Roma), che sono anche gli unici tre centri ad aver superato l’obiettivo dell’80%.

Premiati anche 12 Comuni che hanno percentuali tra il 75% e 80%, 15 tra il 75% e il 70%, 41 tra il 65% e il 70%. Sono poi due le unioni di Comuni Ricicloni, quella della ‘Bassa Sabina’ col 68,80% e sette Comuni e quella della ‘Valle dell’Olio’ al 65,86% e cinque Comuni, entrambe in provincia di Rieti.

E’ stata conferita anche una menzione speciale al comune di Subiaco (Roma) per l’accelerazione impressa nel 2017 alla raccolta differenziata (RD) passando dal 15% nel mese di gennaio al 72% nello scorso novembre. Di tutti i comuni Ricicloni sono 30 quelli in provincia di Roma, 16 a Viterbo, 11 a Frosinone, 10 a Latina e quattro a Rieti, cui vanno aggiunte le 12 amministrazioni riunite in due ‘unioni’.

Analizzando i dati territoriali della raccolta differenziata, in testa c’è la provincia di Viterbo con il 48,13% di RD, fanalino di coda quella di Rieti ancora al 33,52% nonostante ci siano qui le uniche due Unioni di Comuni Ricicloni. La provincia dove la raccolta differenziata è aumentata maggiormente è Frosinone che passa dallo 0,6% nel 2010 al 42,70% del 2016.

“A quattro anni dalla chiusura di Malagrotta, quando nel nostro territorio si contavano sulle dita di una mano i Comuni Ricicloni, siamo contenti di poterne premiare 83 quest’anno”, dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio.

“Anche se – aggiunge – ancora la nostra non è una Regione di quelle maggiormente virtuose, dove si fa un uso eccessivo di incenerimento e conferimento in discarica, guardando i numeri complessivi e analizzando gli ultimi anni non si può non vedere un positivo passo in avanti che ci porta oggi a premiarne così tanti di comuni, a dimostrazione di quanto fosse giusto chiudere la storia delle discariche e di quanto le politiche regionali risultino efficaci tanto più se mettono a disposizione strumenti concreti, dalle compostiere di comunità alla tariffa puntuale, dalle linee guida sul riuso all’individuazione del fabbisogno impiantistico. Ora abbiamo bisogno di un piano regionale dei rifiuti efficace, con il quale dare lo stop definitivo a discariche e inceneritori e dell’attuazione di buone norme approvate alle quali dare gambe, a partire dalla tariffa puntuale secondo il principio chi inquina paga, è con questi presupposti che il Lazio può avviarsi verso la costruzione dell’economia circolare”.

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