Già Primario degli ospedali di Latina, Cori e dell’istituto Fisioterapico di Riabilitazione di Sabaudia.
Francesco Tudini è stato consigliere comunale e provinciale. Dal carattere riservato, grande professionista e tifoso del Torino.
E’ venuto a mancare giorni or sono lo stimato dottor Francesco Tudini.
Nato a Cisterna di Latina l’11 dicembre 1933 è deceduto lo scorso 15 dicembre a Latina all’età di 84 anni.
Persona molto riservata eppure disponibile, meticoloso e preparato in tutto ciò che faceva, ha dedicato la sua vita alla professione medica scegliendo la terra pontina come luogo per esercitarla.
Iscritto nel 1953 alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma, si laureò nel 1959 con 110 e lode svolgendo una tesi sperimentale sull’azione protettiva delle acque minerali sulla necrosi epatica da tetra cloruro di carbonio.
Si formò nell’Istituto di Idrologia Medica del Policlinico Umberto l° e poi scelse di tornare nella sua amata terra natia per esercitare la professione come medico ospedaliero.
E’ stato medico di famiglia ed ha conseguito i diplomi di specializzazione in malattie del fegato e in ematologia.
Ha profuso grande impegno nell’incarico di direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Goretti” di Latina e infine gran parte della sua vita professionale è stata dedicata alla Medicina Interna come Primario Medico negli ospedali di Cori, di Latina e, negli ultimi anni anche nell’Istituto Fisioterapico di Riabilitazione “Franceschini” di Sabaudia.
Inoltre è stato tra i fondatori dell’Università per la Terza età di Latina, dove ha insegnato Educazione Sanitaria, ed è stato membro della commissione per il concorso “Premio Cisterna”.
Ha anche ricoperto alcuni incarichi politici negli anni Sessanta come consigliere comunale per il Comune di Cisterna e contestualmente come consigliere provinciale di Latina.
Coltivava interesse per la letteratura sia italiana (Belli, Pavese, Fenoglio) che americana e russa, per il teatro italiano e americano, per l’arte pittorica, per i viaggi all’estero.
Inoltre si dedicava con passione al giardinaggio e da sempre era tifoso della squadra di calcio del Torino e di ciclismo.
Emblematica del modo di interpretare la sua professione, la frase con cui usava concludere i suoi curriculum professionali: “fino a che qualcuno avrà bisogno di me mi troverà sempre al mio posto di lavoro”.