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Pronta la casa dei papà separati, taglio del nastro a Tor San Lorenzo

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È fissata per sabato 13 gennaio alle 16,30 l’inaugurazione della casa di accoglienza per papà separati “Monsignor Dante Bernini”, realizzata dalla Diocesi di Albano in una sede sul litorale di Tor San Lorenzo (Ardea), in via dei Cavalli marini 38. La struttura, appartenente alla Provincia italiana centro nord – Mozambico delle Suore di Gesù Buon Pastore (Pastorelle), è stata ceduta in comodato d’uso gratuito alla diocesi di Albano per la realizzazione del progetto “Per essere ancora papà”, attuato anche grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica destinati alle attività caritative.

La casa sarà gestita dalla Caritas diocesana attraverso la Aps onlus (Associazione per la promozione della solidarietà) e rappresenta il segno concreto di solidarietà nella Chiesa di Albano, frutto del Giubileo straordinario della Misericordia, durante il quale papa Francesco ha chiesto che in ogni Diocesi nascesse un’opera concreta e duratura di solidarietà a ricordo dell’Anno Santo.

Casa “Monsignor Dante Bernini” accoglierà padri rimasti senza una abitazione in seguito alla separazione o al divorzio: una nuova e sempre più pressante forma di povertà che la Diocesi di Albano sta affrontando sul proprio territorio. Contiene oltre venti stanze e spazi per le riunioni e le attività, oltre a uno sbocco sulla spiaggia in cui i padri separati, in attesa di una soluzione abitativa, potranno sia vivere dignitosamente, sia incontrare in modo adeguato i propri figli nei momenti di visita, sostenuti e accompagnati nell’elaborare la nuova condizione di solitudine dopo la separazione e nella ricerca di una nuova sistemazione.

La struttura sarà inaugurata dal vescovo di Albano, Monsignor Marcello Semeraro, che ha promosso e sostenuto il progetto, alla presenza del direttore della Caritas diocesana don Gabriele D’Annibale, dei rappresentanti istituzionali, del presidente e dell’equipe dell’Associazione padri separati (con sede a Bologna) e anche degli otto papà che vi prenderanno dimora, di cui sette italiani, a partire dal 15 gennaio.

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